Il 19 giugno 2018, mentre i Nickelback suonano ad Assago, erompe il concerto di Marilyn Manson all’ippodromo di San Siro. Il Reverendo torna in Italia regalando al pubblico milanese un’esibizione esemplare. Lo spettacolo si è svolto immerso in un’atmosfera quasi idilliaca e, oserei dire, rilassante. Le prime note hanno echeggiato intorno alle 9,40 con il cielo che stava smarrendo il suo chiarore per lasciare spazio alle tenebre. Il pubblico, anche se il cantautore americano ha regalato forti emozioni, è stato sorprendentemente meno impetuoso del solito.
Concerto di Marilyn Manson
Con il cielo tinto di rosso il concerto si apre con “Irresponsible Hate Anthem” dall’album “Antichrist Superstar” del ’96. La voce di Mr. Manson, dopo decenni di concerti ed esibizioni, non ha ancora perso la tonalità e particolarità che la caratterizza. È un suono graffiante ed aureo che dal vivo dà l’illusione di ascoltare il disco dal registratore. Dopo i primi brani e due calorosi saluti alla città di Milano Manson, sotto le note di “Kill For Me” tratta dall’album “Heaven Upside Down” del 2017, fa qualcosa di insolito. Fa salire una ragazza che, incredula e senza maglietta, è visibilmente emozionata. Poco dopo il cantante fa salire sul palco altre ragazze tra cui una delle quali è senza reggiseno. Il pubblico è stato quindi testimone di una scena che ha sicuramente ricordato i concerti degli anni ’90.
Ma non è tutto. Marilyn Manson fa cantare loro il coro “kill, kill, kill for me?” e termina il brano battendo un cinque a tutte. L’atteggiamento del cantautore, nonostante sia stato aperto ed accogliente, è stato allo stesso tempo molto schivo tanto da respingere una ragazza intenta a baciarlo ed abbracciarlo. Forse è semplicemente molto fedele alla sua donna, Lindsay Usich, o forse non ama particolarmente il contatto fisico da parte di sconosciuti.
Il pubblico
Dopo aver cantato molti dei successi del passato comeTourniquet, Beautiful People, Dope Show, Sweet Dreams, This is the New Shit, mObscene (e molte altre) arriva un individuo con un abito talare religioso, che dapprima invitato da Manson sul palco, viene poi respinto a causa dell’aggressività con cui si è avvicinato al cantante. Nonostante il concerto di Marilyn Manson sia stato piacevole, anche se ricco di pause, il pubblico è risultato poco attivo rispetto alle esibizioni degli anni passati.
Il motivo forse può essere collocato nel fatto che il pubblico stesso era formato da una molteplicità di diverse categorie tra cui bambini con genitori, ragazzi giovani e uomini e donne dai quaranta ai sessant’anni. Un pubblico misto che ha dato la possibilità di ricreare un’atmosfera accogliente, piacevole, di facile fruizione ma senza ovviamente escludere la carica adrenalinica tipica dei brani “mansoniani”. Dopo aver danneggiato almeno cinque microfoni Manson chiude l’esibizione vestito con una tunica ed un cappuccio nero per poi scomparire nel backstage. Mentre il countdown per vederlo esibirsi nuovamente a Milano è già iniziato, non resta che godersi il piacevole ricordo che ha lasciato.
Scaletta del concerto:
Irresponsible Hate Anthem
Angel With the Scabbed Wings
Deep Six
This Is the New Shit
Disposable Teens
mOBSCENE
Kill4Me
The Dope Show
Sweet Dreams (Are Made of This – Eurythmics cover)
Antichrist Superstar
The Beautiful People
Cry Little Sister (Gerard McMann cover)
Coma White
SAY10
Rebecca Romano