Per il Primo Maggio i media fanno presente la possibilità di scontri: Liverpool o Isis?
Al solito, in occasione di grandi eventi, la Capitale si prepara a garantire la massima sicurezza possibile: per il Concerto del Primo Maggio e la successiva partita di Champions League la tensione si taglia con il coltello
La partita di andata della Champions ha visto una Roma protagonista di atti ignobili sulla squadra avversaria. Questo, almeno, è ciò che traspare leggendo i giornali. Cosa è accaduto realmente? Due “tifosi” romanisti hanno aggredito un tifoso del Liverpool. Risultato? Un 53enne in coma. Si temono possibili ripercussioni per il Concertone del Primo Maggio e per il match di ritorno che si terrà nella giornata successiva.
Che siano esaltati per ragioni sportive o religiose, ai semplici spettatori non resta che dosare preoccupazione e attenzione
Per i prossimi giorni, è prevista una massiccia presenza di tifosi inglesi a Roma dovuti al match di ritorno della Champions all’Olimpico. Il terrorismo psicologico generato dai media, ha fatto sì che si sia diffusa la paura di una possibile vendetta da parte dei tifosi del Liverpool, dato ciò che è accaduto all’andata.
Le misure di sicurezza, come assicurato dalle forze dell’ordine, saranno molto alte sia nella giornata di domani che in quella di mercoledì. Una paura già molto presente negli spettatori del Concerto del Primo Maggio in piazza San Giovanni, non può che essersi accentuata ascoltando i telegiornali.
Indubbiamente la minaccia dell’Isis è incombente, oggi come domani. Indubbiamente la presenza di molti turisti, ancor prima che tifosi, può generare disordine di tipo prettamente organizzativo e di conseguenza un possibile rischio dal punto di vista della sicurezza.
Roma, molto più che altre città italiane, dovrebbe essere sicura quando si parla di turismo. Ogni giorno la Capitale viene invasa da gente di tutto il mondo. Gestire dei turisti in più, che siano tifosi o meno, non dovrebbe essere un problema, dato l’incremento di forze dell’ordine. Ovviamente, il condizionale è d’obbligo.
Sperando in un Primo Maggio e in una partita dalla massima tranquillità, l’invito è quello di non chiudersi in casa. Al contrario, che si aprano le danze ai festeggiamenti, purché siano esternati civilmente e soprattutto nel rispetto del prossimo.
Il terrorismo psicologico (per non parlare di quello che entra in azione) non serve. Occorre prestare attenzione sicuramente per vivere in maniera tranquilla gli avvenimenti. Per il resto, chi vivrà vedrà.