“Completamente sold out”all’Alcatraz, la musica che racconta l’amore

Milano, 17/11, Si abbassano le luci, la sala dell’Alcatraz si riempie, mentre le nere pareti sembrano sciogliersi di fronte a un’atmosfera pregna di calore umano, un calore che sprigiona attesa per la protagonista indiscussa della serata: la musica.

La platea ricrea uno strano combinato di gente estremamente diversa, tra giovanissimi e over 30. Chi beve una birra, chi scatta foto, chi canta, chi semplicemente ride entusiasta per il fatto stesso di trovarsi lì.

Per un secondo, impercettibile, la percezione è che sia proprio quel combinato che “si abbraccia senza motivo e non discute mai di niente, che si prende a cuore, si sente, si sente”. Ad occhi chiusi e polmoni aperti, così, hai la sensazione di essere nel posto giusto, al momento giusto.

L’istante immediatamente precedente lo spettacolo ha la particolarità di premunire in qualche modo l’andamento della serata, e forse non c’è nulla di più bello della calda emozione sprigionata da un sorriso di un fan a caso, che nel suo silenzio, con l’occhio rivolto al palco, attende euforico l’inizio.

E tra le chiacchiere, le grida, l’incoraggiamento della folla a impossessarsi finalmente del palco, la musica di sottofondo improvvisamente si interrompe.

Foto di Ilaria Mercuri Piromalli.
Foto di Ilaria Mercuri Piromalli.

In un’interpretazione che svariona all’interno del panorama indipendent internazionale, toccando il picco interpretativo con “I wanna be yours” degli Artic Monkeys, piuttosto che “Time to pretend” degli MGMT, passando per la stracantata “Goodbye kiss” dei Kasabian, Saha e Joshua Shazami, nei loro costumi bizzarri, danno inizio allo spettacolo.

Parliamo di Francesco Mandelli e Federico Russo, che nella loro ironia trascinante, fatta di intermezzi che non possono non far ridere la platea, regalano ben prima dell’inizio del grande show, uno spettacolo magnifico, che a quella simpatia travolgente, aggiunge una capacità interpretativa sorprendente, in particolar per il singolare acustic, rivisitato, degli MGMT.

I due, amici di vecchia data, infatti, hanno deciso da un po’ di tempo ormai di fondare la band dall’assurdo nome che, spiegano, essere stato scelto perché le canzoni fatte “sono spesso sconosciute ai più, che per riconoscerle devono ricorrere a Shazam”.

Un saluto accogliente dopo una fantastica esibizione, probabilmente non apprezzata quanto realmente meritasse, per due artisti che, senza prendersi troppo sul serio, hanno introdotto la serata nel migliore dei modi possibili.

Il sottofondo musicale riprende, ma il pubblico famelico ormai non sta più nella pelle.

Poi il silenzio e le note che preannunciano l’entrata di quello che ormai è diventato uno dei gruppi più amati e acclamati all’interno della scena indie italiana.

“Oh ciao Milano, è tardissimo, sto tornando a casa e volevo dirti che sono completamente fatto… fatto di te!”

Sulle parole di Tommaso Paradiso, cantante dei Thegiornalisti, lo spettacolo ha inizio.

Non è la teatrale entrata, non è la figura, non è l’entusiasmo nemmeno. Quando si crea un rapporto di

Foto di Ilaria Mercuri Piromalli.

interdipendenza tra degli artisti e la platea, il risultato è una magia che solo la potenza della musica è in grado di raccontare.

E così è stato, una canzone dietro l’altra ha lasciato spazio a una forza indescrivibile, che ha emozionato, fatto cantare all’unisono ogni singola melodia, quasi ad essere parte di un unico corpo che aveva voglia di stare bene, insieme.

Alle canzoni del nuovo album, dal sound che, seppur rinnovato, traccia una linea di continuità con i lavori precedenti, i Thegiornalisti hanno accompagnato le precedenti amatissime dai fan, facendo di un concerto in un freddo autunno, uno show dall’aria estiva.

Se è vero che “senza musica la vita sarebbe un errore”, se i brividi si potessero raccontare, le parole sarebbero in grado di descrivere la profondità emotiva di un amore che inizia in una serata che finisce, mentre “manca già l’aria di questa notte dove tutto è sospeso in bilico tra la vita e la morte”, “l’odore di questo brivido che” ci “trascina stanotte, tra la strada e le stelle, tra noi”.

Foto di Ilaria Mercuri Piromalli.

Una sala completamente sold out, un concerto completamente oltre le aspettative, di chi attraverso la musica ha voluto parlare d’amore .

 

Di Ilaria Piromalli

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