Mentre la Lombardia si avvia alla ripartenza, i familiari delle vittime del Covid-19, ieri, mercoledì 10 giugno, hanno presentato le prime 50 denunce alla Procura di Bergamo.
Giustizia, chiarezza e luce sulla catena di responsabilità su quello che è successo, in Lombardia e non solo. Questo è ciò che chiedono i parenti delle vittime del Covid-19, nel giorno che prende il nome di “Denuncia Day”.
Il Comitato Noi Denunceremo – Verità e Giustizia per le vittime di Covid-19 nasce il 28 aprile 2020 dall’omonimo gruppo pubblico su Facebook, dove da tempo si raccolgono le testimonianze di chi ha perso i propri cari a causa di questa pandemia. Ad oggi, il gruppo conta quasi 60 000 membri, tutte voci di chi è mosso dal desiderio di conoscere la Verità, di avere risposte.
“La pagina non è mai stata pensata come un luogo in cui sfogarsi, ma come una raccolta di testimonianze, vagliate ad una ad una”
Afferma Luca Fusco, commercialista di professione, che ha dato vita al gruppo dopo aver perso il padre, e aggiunge:
“Non possiamo ipotizzare reati, noi raccogliamo denunce, poi sarà la magistratura ad accertare le responsabilità, ma vogliamo andare fino in fondo”
L’intenzione del Comitato Noi Denunceremo non è solo quella di aiutare la magistratura nell’indagare le responsabilità. Sarà anche quella di costituirsi parte civile negli eventuali processi che nasceranno dalle inchieste in corso.
Le questioni calde sono numerose: la mancata zona rossa tra Nembro e Alzano Lombardo, la situazione nelle RSA, i posti in terapia intensiva insufficienti…
Senso di abbandono. Rabbia. Sono questi i sentimenti che si respirano tra le parole di figli, mogli e mariti schierati in prima linea in memoria del proprio caro.
Vivere un lutto sconvolge le vite di chi resta. Le giornate perdono di senso e la sensazione di vuoto si fa insostenibile, ma perdere un caro in queste condizioni rende tutto ancora più surreale e intollerabile.
Incredibile e straziante il racconto di Cristina Longhini, 39 anni, farmacista di Bergamo, che giovedì 19 marzo ha perso il padre Claudio Alessandro Longhini, di 65 anni. Una voce tra le altre, la sua, che racconta di una vicenda disumanizzante in una Bergamo, devastata in questi mesi dal virus.
Il team dei legali del Comitato Noi Denunceremo è coordinato dall’avvocato Consuelo Locati, la quale, a sua volta, ha perso il padre Vincenzo.
Tante storie e volti diversi, tutte raccolte anche sul sito “Noi Denunceremo – Verità e Giustizia per le vittime di Covid-19”, tramite cui è possibile iscriversi al Comitato e inviare anche la propria richiesta di denuncia.
Qui si parla di giustizia, non di vendetta. Il Comitato nasce dall’estrema consapevolezza che nulla potrà portare indietro ciò che il Covid ha tolto. Non si cercano risarcimenti economici, ma risposte. Solo una volta ottenute quest’ultime, tutti coloro che ci hanno lasciato potranno realmente riposare in pace.
Giorgia Battaglia
Non si può che condividere ed essere solidali.
Grazie!!