Settima riunione del Comitato Direttivo del programma Thamm: un’analisi della governance della migrazione professionale

Comitato Direttivo del programma Thamm

A Tunisi, nei giorni scorsi, si è svolta la settima riunione del Comitato Direttivo del programma Thamm, un’iniziativa strategica finanziata dall’Unione Europea, che mira a rafforzare la governance della migrazione professionale e a promuovere il trasferimento di competenze tra la Tunisia e l’Europa. L’evento ha visto la partecipazione di rappresentanti di diverse istituzioni tunisine, esperti internazionali e delegati dell’Unione Europea, ed è stato un’occasione importante per fare il punto sui progressi del programma e discutere le sfide legate alla mobilità professionale, un fenomeno che ha assunto una crescente rilevanza negli ultimi anni.

Le statistiche della migrazione internazionale dalla Tunisia: un fenomeno in crescita

Secondo i dati pubblicati dalla Delegazione dell’Unione Europea in Tunisia, i numeri relativi alla migrazione internazionale dal paese sono in costante aumento, con una particolare attenzione verso i giovani. Le statistiche provenienti dall’Istituto Nazionale di Statistica Tunisino e dall’Ufficio Nazionale per le Migrazioni risalenti al 2021 offrono uno spunto significativo per comprendere la portata del fenomeno. Il 40% dei giovani tunisini tra i 15 e i 29 anni esprime l’aspirazione di emigrare, spinto principalmente dalla ricerca di migliori opportunità lavorative. In particolare, l’80% di questi giovani, ovvero una larga fetta, vede nella migrazione una soluzione per migliorare le proprie prospettive professionali e trovare un’occupazione che risponda alle proprie esigenze e ambizioni.

Questi dati non solo evidenziano una tendenza diffusa, ma pongono anche interrogativi cruciali sulla sostenibilità del mercato del lavoro tunisino, che fatica a soddisfare le aspettative della sua giovane popolazione. L’alto tasso di disoccupazione giovanile, insieme alla carenza di opportunità professionali qualificate, è uno degli aspetti che alimenta questo fenomeno migratorio. In tale contesto, l’iniziativa del programma Thamm si propone di rispondere a questa sfida, promuovendo una gestione più efficiente della migrazione professionale e creando opportunità per il trasferimento di competenze tra la Tunisia e i paesi europei.

Il ruolo del programma Thamm nella gestione della migrazione

Il programma Thamm, che ha l’obiettivo di ottimizzare la mobilità lavorativa attraverso l’integrazione di politiche di migrazione sostenibile, si inserisce in un contesto di crescente interdipendenza tra paesi d’origine e di destinazione dei migranti. In particolare, Thamm si concentra su due aree principali: la governance della migrazione professionale e il trasferimento di competenze tra i paesi dell’Unione Europea e la Tunisia. La governance della migrazione implica la creazione di politiche che favoriscano una migrazione più regolamentata e vantaggiosa sia per i migranti che per i paesi di partenza e di arrivo.

Il trasferimento di competenze, invece, mira a garantire che le risorse umane migranti portino con sé non solo il proprio potenziale professionale, ma anche le conoscenze e le esperienze acquisite, affinché queste possano essere restituite al paese di origine in futuro.



Il programma, che si sviluppa in collaborazione tra l’Unione Europea, il governo tunisino e numerosi partner internazionali, si propone di ridurre il fenomeno della “fuga dei cervelli” e di promuovere una migrazione che favorisca la crescita economica e la creazione di valore per entrambi i paesi.

A tal fine, vengono promossi percorsi di formazione avanzata e di aggiornamento professionale, in modo da rafforzare le capacità dei migranti e facilitare il loro reinserimento nel mercato del lavoro tunisino, qualora decidano di rientrare nel loro paese d’origine.

Un modello di collaborazione per la sostenibilità

Nel corso della riunione di Tunisi, sono emerse numerose proposte per rafforzare la collaborazione tra le istituzioni europee e tunisine. Tra i temi centrali, si è discusso della necessità di sviluppare una maggiore cooperazione nell’ambito della formazione e del riconoscimento delle qualifiche professionali, in modo da permettere ai lavoratori tunisini di ottenere accesso alle opportunità di lavoro in Europa senza ostacoli burocratici. La rimozione di barriere amministrative e la creazione di sistemi di certificazione comuni sono stati individuati come strumenti fondamentali per facilitare il processo migratorio e garantire che i migranti possano sfruttare appieno le proprie competenze.

Inoltre, è stata sottolineata l’importanza di costruire un sistema che vada oltre l’aspetto meramente economico della migrazione, puntando anche su una visione integrata che includa aspetti sociali, culturali e legali. Il programma Thamm ha posto al centro della discussione la necessità di garantire che la migrazione professionale avvenga in modo equo, nel rispetto dei diritti umani e delle normative internazionali, creando un ambiente favorevole tanto per i migranti quanto per i paesi ospitanti.

Le sfide del mercato del lavoro tunisino

Il mercato del lavoro tunisino, purtroppo, non è in grado di soddisfare le esigenze di tutti i suoi cittadini, specialmente dei giovani. L’alto livello di disoccupazione, che secondo le stime ufficiali si attesta a circa il 16% a livello nazionale (con punte più elevate tra i giovani e nelle regioni interne), rende la migrazione una prospettiva allettante per molte persone in cerca di opportunità. Molti giovani tunisini sono disposti a trasferirsi all’estero, dove esistono maggiori opportunità di formazione e di impiego, sperando che queste esperienze possano arricchire il loro bagaglio professionale e aprirgli la strada a nuovi orizzonti.

In questo contesto, l’Unione Europea sta cercando di rispondere a questa esigenza non solo con politiche di accoglienza, ma anche con progetti di cooperazione che favoriscano l’integrazione dei migranti tunisini nei mercati del lavoro europei. Tuttavia, è necessario che tali iniziative vengano accompagnate da politiche di sviluppo interno che mirino a migliorare le condizioni del mercato del lavoro in Tunisia, al fine di ridurre la spinta migratoria a lungo termine e promuovere la crescita economica sostenibile nel paese.

Una strada da percorrere insieme

In conclusione, la settima riunione del Comitato Direttivo del programma Thamm ha rappresentato un’importante occasione di dialogo e confronto sui temi legati alla migrazione professionale e al trasferimento di competenze. Il programma, che ha già ottenuto significativi risultati, si conferma uno strumento fondamentale per gestire in modo sostenibile la mobilità dei lavoratori tunisini verso l’Europa. Tuttavia, affinché le soluzioni proposte abbiano un impatto duraturo, è necessario continuare a investire in politiche di sviluppo che favoriscano l’occupazione giovanile in Tunisia, migliorando l’accesso all’istruzione e creando un ambiente favorevole all’innovazione e all’imprenditorialità.

 

 

 

 

Patricia Iori

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