“L’Assessorato alla Cultura del Comune di Como, in collaborazione con Teatro Sociale, Nerolidio Music Factory, Nota su Nota, Music For Green e Jazz Club di Como, ha ideato Comin’ Jazz con lo scopo di rilanciare la vocazione musicale della città, valorizzare i talenti locali e portare a Como musicisti di fama internazionale, all’interno di un contesto dinamico e creativo come quello di un Festival” dichiara l’Assessore Luigi Cavadini.
Como vanta inoltre una consolidata tradizione jazz, infatti già negli anni Ottanta e Novanta grandi artisti di fama internazionale si sono esibiti nelle piazze e nei teatri della città. Negli anni successivi molti musicisti del territorio si sono formati e specializzati nel genere, anche grazie alla professionalità del Conservatorio di Como e delle scuole di musica.
Gli eventi in calendario offrono un’entusiasmante varietà di approcci e di interpretazioni di questa forma musicale.
La rassegna apre giovedì 9 marzo al Teatro Sociale con i Gavino Murgia Megalitico Quartet in un concerto che mescola e sintetizza con originalità il jazz di tradizione, la musica etnica e i ritmi del Mediterraneo. Nei giorni seguenti animano il festival numerosi eventi: i ritmi coinvolgenti e dinamici dello Tsunami Trio travolgono con uno swing d’eccezione; la All Stars Dixieland Marching Band composta in gran parte dai musicisti del festival attraversa le vie della città con sonorità vivaci; l’originale progetto Disney Jazz song con i Blue Vibe presentato da Alceste Ayroldi offre un repertorio personalizzato delle colonne sonore dei cartoni animati di Walt Disney con rimandi ai capolavori della musica afroamericana. L’evento Il Canto del Ritmo affascina per la versatilità e creatività dei musicisti coinvolti, mentre La rivoluzione di un incontro propone una reinterpretazione improvvisata e libera di pezzi del trombettista Miles Davis e del pianista Bill Evans il cui incontro storico risale agli anni ‘50/’60.
Incluso nella rassegna I lunedì del cinema viene proiettato il film “Yo-Yo Ma e i musicisti della via della seta” che mostra attraverso le vicende vissute dai 50 componenti del gruppo internazionale Silk Road Ensemble – strumentisti e cantanti, compositori e arrangiatori – come la musica abbia la capacità di oltrepassare i confini geografici e di unire diversi continenti e culture. Sono presenti inoltre esibizioni di percussionisti d’eccezione, come quella dei Percussion Staff che con i suoni di pelli, legni, metalli e strumenti consueti e inconsueti crea uno spettacolo che si avvicina all’happening in cui anche i corpi in movimento diventano un elemento imprescindibile. Di particolare interesse è la presentazione del nuovo album “Pixel”, caratterizzato da influenze rock, jazz e fusion, dei Marco Bianchi Lemon Quartett in cui il vibrafonista Marco Bianchi per la prima volta si presenta come compositore, arrangiatore e produttore.
Importante è la proposta didattica dal titolo “La storia del jazz” che ripercorre le tappe salienti del jazz, dalle lotte dei neri d’America per l’emancipazione agli anni indimenticabili legati alle città di New Orleans, Chicago, New York, fino al free jazz, al jazz rock e alla fusion.
L’odierna prima edizione del Festival, coincide con il centenario della pubblicazione del primo disco jazz, Livery Stable Blues dell’Original Dixieland Jass Band, di Nick La Rocca, figlio di un immigrato italiano in Louisiana. Questa data simboleggia la nascita del jazz, genere musicale che già si poteva sentire qualche anno prima nei quartieri neri di New Orleans.
Comin’ Jazz nasce con la partnership del Festival di Cultura e Musica Jazz di Chiasso che si svolgerà dal 16 al 18 marzo 2017 e che quest’anno festeggia i suoi vent’anni.
In occasione del Festival il Comune di Como ha organizzato e promosso Aperitivi in Jazz, eventi collaterali nei locali della città.