Come ti riciclo la 500

Hai a cuore il tema dell’inquinamento ma non sopporti le linee delle vetture moderne? Vuoi farla finita con la benzina ma trovi la linea della Toyota Auris armonica quanto quella del congelatore nel garage di tua nonna? Ti sei stancato delle targhe alterne ma non metteresti in garage una Hyundai I10 Euro 6 neanche se venissero prelevarti con la forza i Carabinieri? Sei troppo affezionato alla 500 di Nonno Palmiro e non smetteresti di usarla neanche se l’esercito ti imponesse di farlo? Una Startup , la siciliana Newtron (New Traction Rear On), potrebbe fare al caso vostro.

La Fiat 500 L del 1968 (foto: Google)

L’idea è semplice,  per certi versi geniale e soprattutto in linea con le manie ecologiste dei tempi moderni: prendere una vecchia 500, ed  integrare il leggendario motore bicilindrico con uno elettrico, dando così origine ad una vettura ibrida. Un purista dell’originalità a tutti i costi (lo scrivente è uno di questi) potrebbe obiettare: si, d’accordo, idea figa, ma io non voglio alterare o peggio snaturare la mia 500. E qui sta il bello: tutte le modifiche sono assolutamente reversibili, così che se si guarisce dall’attacco di ecologia, il vecchio macinino può tornare come uscì ai tempi da Mirafiori.

E non solo. Se negli anni’60 e 70 la 500 era il punto di arrivo di tanti ragazzi in odore di patente, ora possono iniziare a guidarla anche a 14 anni. Difatti sono disponibili tre varianti: la 5Cento 14, omologata come quadriciclo leggero e velocità max. di 45km/h; 5Cento 16, quadriciclo pesante guidabile con patente A e velocità max di 75 Km/h e 5Cento 18, guidabile con la patente B e velocità max di 85 Km/h.

Tutte e tre le varianti hanno autonomie che variano da 15 a 100Km, a seconda delle batterie, PiomboLitio-Ferro e possono funzionare in tre modalità:Auto, Lev e Sport, con autonomie decrescenti. Il consumo di carburante, in modalità ibridà, è di soli 1.5 l per 100 Km, un risultato impensabile per qualsiasi vettura moderna, più ingombrante e soprattutto pesante.

La dotazione della vettura comprende il dispositivo di recupero energia in frenata, che va a vantaggio della ricarica delle batterie, fari con lampade led, alzacristalli elettrici, chiusura centralizzata ed addirittura cambio automatico e climatizzatore, alimentato da una cella fotovoltaica montata sul tettuccio.

Il Kit è disponibile anche per altre storiche (2Cv, Maggiolino, Mini) e per vetture odierne. Se per le prime è un’operazione un pò snob, per le seconde potrebbe essere una concreta alternativa a gpl e metano per abbattere costi di esercizio e soprattutto inquinamento con conseguenti restrizioni sulla circolazione nelle grandi città. Tutto dipende dai costi di trasformazione, per ora non noti.

 

 

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