Immaginate se, come molti italiani avrebbero voluto, qualche mese fa fossimo andati ad elezioni e Salvini le avesse vinte.
Salvini, al momento, è l’unico politico europeo ad essersi schierato entusiasticamente, senza se e senza ma, dalla parte dell’aggressione di Trump ai danni dell’Iran.
L’altro è il brasiliano Bolsonaro: uno che fa sembrare Forza Nuova un circolo di amabili freakettoni che predicano l’amore libero e cantano “Imagine” ai falò sulla spiaggia.
Se fossimo andati ad elezioni e Salvini le avesse vinte in questo momento, il nostro paese sarebbe sull’orlo di una guerra contro l’Iran.
E non solo contro l’Iran, ma anche contro tutti i paesi che lo supportano, con il forte rischio che il conflitto possa allargarsi a tutta l’area e oltre.
E questo ovviamente significherebbe, oltre al dover mandare truppe e personale civile a morire in una guerra di aggressione, anche l’essere fatalmente esposti ad ogni genere di attacco terroristico.
Perché, anche se non si dovesse concretizzare un vero e proprio conflitto, con l’appoggio incondizionato a Trump di un Salvini premier, quel terrorismo che ci fa tanta paura e che, per fortuna, finora non ci ha mai colpito direttamente, diventerebbe un’idea fissa con la quale convivere quotidianamente.
Diventeremmo istantaneamente un obiettivo primario per ogni potenziale terrorista in giro per il mondo.
Se Salvini fosse il nostro presidente del consiglio, adesso, la situazione sarebbe esattamente questa.
E l’avreste voluta voi, con il vostro voto.
Diciamo che dovete ringraziare il cielo che non vi abbiano fatto votare, stavolta.
Emiliano Rubbi