Come sarebbe bello un mondo dove

Altan

Come sarebbe bello un mondo dove

Dare il nome giusto alle cose non è da poco. Anzi … è fondamentale. Altrimenti non riusciremmo a barcamenarci tra i deliri che viviamo, deliri fatti di drammi, di retoricume spicciolo e mediocrità. E’ essenziale armarci di buon senso se no qua usciamo fuori come un palo della luce.

I termini giusti possono anche darci belle sorprese e, chissà, farci trovare lavoro. Così è successo a Max Rossett, un giovane matematico che inizia una ricerca in rete sul linguaggio Python e, mentre naviga, di botto internet viene inghiottito da una strana schermata: “parli la nostra lingua. Sei pronto a una sfida?”, Rossett stupito accetta il confronto e inizia inconsapevolmente un test per Google e 48 ore il matematico viene assunto dal colosso informatico di  Mountain View.

Da queste parti succede la stessa cosa, proprio “uguale uguale”, forse solo con uno stile un po’ più casereccio e sconfortante: da noi se un giovane laureato in graduatoria nelle scuole digita #labuonascuola al massimo gli esce scritto sul monitori: “sei proprio sicuro? Ma chi te lo fa fare? Ti va di iniziare ad andare in giro per il paese per quattro soldi che spenderai in affitto, tasse e viaggi per tornare a casa? Se rispondi no, non lavori, se rispondi sì specifica se vuoi il posto accanto al finestrino e vediamo se è disponibile.

Ecco, #labuonascuola non è per niente una parola giusta, però te la fanno passare per buona.

Ora voliamo su un’isola tedesca  (sì, la Germania ha delle isole tutte sue, oltre a quelle greche ovviamente), Amrum Island, nel Mare del Nord. Ad Amrum una coppia di anziani in vacanza trova una bottiglia con dentro un messaggio: “se la trovate restituitela al mittente”, firmato Marine Biological Association di Plymouth, un istituto scientifico che tra il 1904 e il 1905 studiava le correnti gettando bottiglie “raccomandate con ricevuta di ritorno” in mare.  

Una coppia di pensionati, dopo 109 anni, trova una bottiglia con dentro un messaggio del Biological Association mentre, nel circondario, si affossano le intercettazioni tra Renzi e il Generale Adinolfi. Altro che era della comunicazione! Non c’è niente da fare, nel 1905 erano già più avanti di noi. Volete mettere la poesia, la solidità e la concretezza di un messaggio in una bottiglia con un Tweet di Renzi? “Abbasso i gufi e viva la #buonacazzata!

Speriamo che l’anno prossimo l’anziana coppia venga in vacanza da noi, casomai riesce a trovare un’altra bottiglia dove c’è scritto il nome di chi ha comprato casa a Scajola. Solo così le indagini potranno andare avanti.

In fondo non abbiamo grandi pretese, non è che vogliamo un mondo perfetto, ci mancherebbe, almeno decente! Che chiediamo mai?

Un mondo dove i fatti, le immagini, non vengono puntualmente stravolti per farne un uso strumentale e propagandistico: un mondo – per esempio –  dove un idiota è un idiota, non si scappa! Così Sallusti e la Santanché potrebbero dar vita a una potente dinastia di scemi del villaggio. Un mondo dove un cazzaro è un cazzaro, così Renzi potrà esser incriminato per ricettazione di marchi  contraffatti e per la vendita on line di vibratori cinesi spacciati per massaggiatori facciali (lui che ama così tanto lo stile Postal Market).

Un mondo … dove i funerali Casamonica si fanno in galera, dove ci teniamo la Shalabayeva e doniamo Alfano al Kazakistan – ogni tanto un pacco lo possiamo mollare pure noi, no? Un mondo in cui solo chi è tanto fesso da amare la guerra la fa! Non è che manda altri; se piace tanto a te la fai tu! Che è tutta sta generosità? Per esempio Gasparri, uno che la guerra gli vibra nel velupendolo. Proprio l’adora! Allora Maurizio parte per il fronte e offre petto e frattaglie alla patria! Ah, così lo facciamo contento! No?

Un mondo dove Don Mazzi apre una discoteca in Costa Smeralda e  la Boschi e la Picerno fanno il provino per diventar veline e vengono scartate! Basta poco! 

Fonte foto Altan

 

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