Come iniziano le ere glaciali? Con lo scioglimento di grandi iceberg

iceberg

A scanso di equivoci  chiariamo che la notizia che abbiamo trovato sul sito dell’Università di Granada sulla pubblicazione di uno studio su Nature che spiega come iniziano le ere glaciali e individua lo scioglimento di grandi iceberg come caratteristica chiave lo scioglimento di iceberg non significa che stiamo per entrare in era glaciale o che lo scioglimento dovuto al surriscaldamento sarà mitigato da questo meccanismo.
Lo studio è frutto di dati raccolti da campioni e sviluppo di modelli, vi hanno collaborato ricercatori del Andalusian Earth Sciences Institute (IACT) (CSIC-UGR), cioè l’Istituto di scienze della Terra dell’Andalusia che è condotto dal Consiglio delle ricerche spagnolo (CSIC) e dalla suddetta Università di Granada (UGR), ma il team è multinazionale, l’autore principale è Aidan Starr uno studente dottorando dell’Università di Cardiff, fra gli altri Francisco J. Jiménez Espejo del suddetto (IACT) è l’esperto di geochimica inorganica che ha analizzato i campioni direttamente a bordo del vascello di ricerca che li ha raccolti facendo la spola per due mesi tra Cape Town e le Mauritius. I sedimenti marini raccolti contenevano piccoli frammenti di roccia provenienti dal continente antartico e strappati via dagli iceberg che si distaccavano, utili a ricostruire la storia degli iceberg.
Un’altra importante fonte di campioni sono stati i fossili di foraminifera che hanno permesso di ricostruire la circolazione delle acque profonde.
In sostanza impiegando vari tecniche i ricercatori hanno ricostruito le variazioni geochimiche negli oceani in occasione delle numerose glaciazioni, poi naturalmente sono passati ai modelli climatici.



Il risultato? Sappiamo da tempo che il ciclo delle ere glaciali è dovuto a variazioni nell’orbita terrestre che cambiano la quantità di radiazione solare che arriva a Terra, però queste variazioni della quantità di energia solare sono così piccole che non si capiva come potessero produrre cambiamenti così drastici da precipitarci in un’era glaciale.
Il meccanismo proposto (schematizzando e semplificando) è che quando la giusta quantità di luce comincia a far sciogliere i ghiacci dell’Antartide si staccano iceberg che migrano sempre più lontano dal continente.
Spingendosi verso nord e portando enormi quantità di acqua dolce questi iceberg provocano una diminuzione di salinità nell’Atlantico, mentre viceversa aumenta la salinità del Mare Antartico. Questo cambiamento influenza tutto lo schema della circolazione e soprattutto fa sì che l’oceano sequestri più anidride carbonica dall’atmosfera, dunque diminuendo l’effetto serra e facendo scendere le temperature.
Questo meccanismo chiarisce come iniziano le ere glaciali, o meglio come sono iniziate in passato. E per quanto riguarda il futuro?
Tornando alla premessa i ricercatori puntualizzano che l’attuale scioglimento dovuto al riscaldamento del mare potrebbe alterare questi cicli in modi imprevedibili ad esempio il mare potrebbe diventare troppo caldo per permettere questa migrazione di acqua dolce verso nord.

Roberto Todini

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