Se vi chiedessi sapete come crescono i muscoli? Probabilmente mi rispondereste: certo con l’esercizio fisico e ovviamente fornendo proteine con l’alimentazione.
Avreste ragione naturalmente, ma se vi chiedessi: ma sapete davvero come crescono? I meccanismi biologici? Probabilmente mi rispondereste: no non ho studiato, medicina o biologia. In realtà non lo sapreste di preciso neanche in quel caso.
Ora arriva notizia da Cambridge che alcuni scienziati che si applicano alla questione da diversi anni e già autori di importanti scoperte hanno realizzato un modello che può rivelare l’esatto regime di esercizi per far crescere uno specifico muscolo.
Al solito visto che l’argomento è molto complesso non scendiamo nel tecnico della ricerca pubblicata su Biophysical Journal, ma vediamo di illustrare in maniera schematica quanto appena esposto.
Che vuol dire che non sapevamo davvero come crescono i muscoli?
Vuol dire che le conoscenze che avevamo e che applichiamo nei programmi di allenamento, ignorando i meccanismi biologici, chimici e persino molecolari alla base della crescita muscolare sono basate su conoscenza aneddotica. Abbiamo visto che più ripetizioni dei movimenti o esercitarsi per più tempo o con più carico in linea di massima vogliono dire più crescita.
Cosa comporta una conoscenza così approssimativa?
Le persone non reagiscono tutte allo stesso modo, ma non avere una base fisiologica rende difficile capire perché e fare aggiustamenti o capire il modo particolare in cui cresce un certo muscolo.
Cosa hanno scoperto i ricercatori di Cambridge?
Il meccanismo su cui hanno basato il loro modello ha dato una base fisiologica a certe cose che avevamo già appreso tramite la conoscenza aneddotica, ad esempio il fatto che il 70% del carico massimo è il carico ideale per la crescita muscolare.
La chiave del tutto è la scoperta che una proteina chiamata titina è la responsabile di inviare i segnali che innescano la crescita muscolare. Nei muscoli le due componenti più abbondanti sono due proteine che si chiamano actina e miosina, gli scienziati hanno però scoperto che non hanno la capacità di attivare i segnali a livello molecolare che innescano la crescita muscolare.
Poiché in precedenza si erano convinti che la crescita avviene non a livello cellulare ma addirittura molecolare si sono concentrati sul terzo componente più abbondante nei muscoli, la titina appunto.
Ritornando al dato del 70% di carico hanno potuto verificare come sotto quel valore l’azione delle chinasi della titina (le chinasi sono enzimi che nelle proteine provocano delle modificazioni) precipita, mentre superandolo si va rapidamente ad esaurimento del muscolo che previene il risultato cercato. Il modello ha accuratamente predetto anche in quanto tempo con un certo carico si arriva a questo esaurimento.
Roberto Todini