Il Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti ha recentemente introdotto un codice etico e comportamentale per prevenire le molestie, sessuali e non, all’interno delle scuole di giornalismo. Questo documento, suddiviso in otto articoli, rappresenta un punto di svolta nella tutela degli studenti e nella promozione di un ambiente educativo sano e rispettoso. Già sottoscritto dai direttori di tutti i master autorizzati dall’albo, il codice si applicherà uniformemente nei percorsi formativi dedicati alla professione giornalistica.
Una richiesta di cambiamento?
La decisione di adottare un codice etico specifico scaturisce dall’inchiesta condotta da IrpiMedia, il primo centro di giornalismo investigativo non profit in Italia. IrpiMedia ha pubblicato un’approfondita indagine che ha portato alla luce testimonianze di molestie e discriminazioni subite all’interno di contesti accademici dedicati al giornalismo. Questo lavoro, frutto di otto mesi di raccolta e analisi delle esperienze di studenti e docenti, ha evidenziato l’urgenza di un intervento per affrontare una problematica troppo a lungo ignorata.
Il quadro mostrato dall’inchiesta è stato chiaro e preoccupante: episodi di comportamenti inappropriati, abuso di potere e mancanza di tutele per le vittime. La denuncia pubblica ha scosso l’opinione pubblica e gli stessi ambienti accademici, generando una richiesta collettiva di azioni concrete per garantire il rispetto e la sicurezza.
I punti salienti del nuovo codice
Il codice etico introdotto dall’Ordine dei giornalisti si articola in otto articoli, ciascuno dei quali affronta aspetti specifici legati alla prevenzione e alla gestione delle molestie. Tra i principali punti affrontati, dobbiamo ricordare:
- Definizione e ambito di applicazione: il documento specifica in modo chiaro cosa si intenda per molestie, sia fisiche che psicologiche, e a chi si applicano le norme, includendo studenti, docenti e personale amministrativo.
- Promozione di una cultura del rispetto: si invita a favorire un clima accademico basato sull’inclusività, sul dialogo aperto e sul rispetto reciproco.
- Procedure di segnalazione: vengono delineati percorsi chiari e sicuri per permettere alle vittime o ai testimoni di denunciare episodi di molestie senza timore di ritorsioni.
- Sanzioni disciplinari: sono previste misure specifiche e proporzionate per chi viola le norme, garantendo al contempo la trasparenza e la tutela dei diritti di tutte le parti coinvolte.
L’adozione del codice si inserisce in un percorso più ampio volto a sensibilizzare gli operatori del settore sull’importanza di prevenire ogni forma di abuso e discriminazione, sia all’interno che all’esterno delle aule.
La responsabilità dei direttori e dei docenti
Un elemento cruciale del nuovo approccio è il ruolo attivo attribuito ai direttori e ai docenti dei master. Con la loro sottoscrizione, essi si impegnano non solo a rispettare il codice, ma anche a promuovere attivamente i suoi principi nei rispettivi ambiti formativi. Questo implica l’organizzazione di sessioni formative dedicate alla sensibilizzazione sui temi delle molestie e delle discriminazioni, oltre alla revisione delle pratiche interne per assicurarsi che siano coerenti con i valori espressi nel documento.
Il coinvolgimento diretto delle figure di riferimento nei master è stato considerato essenziale per garantire l’efficacia delle misure adottate.
L’importanza della formazione e della prevenzione
Oltre all’adozione di norme chiare, il codice etico pone l’accento sulla prevenzione, considerata uno degli strumenti più efficaci per contrastare le molestie. In quest’ottica, il documento prevede l’introduzione di momenti formativi obbligatori, volti a sensibilizzare gli studenti e il personale docente sulle dinamiche delle molestie e sui comportamenti da adottare per prevenirle.
La formazione mira anche a rendere consapevoli i futuri giornalisti del loro ruolo nella società e della responsabilità di promuovere i principi di equità e rispetto nel loro lavoro quotidiano.
Un modello per altre realtà educative
La creazione di un codice etico specifico per prevenire le molestie è un passo importante che dimostra come sia possibile affrontare problemi sistemici attraverso l’adozione di regole chiare e condivise.
La speranza è che questo esempio possa contribuire a creare un ambiente sempre più equo e rispettoso, non solo per chi studia e lavora nel giornalismo, ma anche per l’intera società.
Patricia Iori