I muxes sono una comunità millenaria di Oaxaca che assume il ruolo di terzo genere e dal 2018 sono una squadra di calcio della CDMX che rivendicano la loro ideologia. In particolare, la cultura zapoteca ha nel suo linguaggio, l’assenza del genere femminile o maschile, in quanto questa parola è sufficiente per denominare una comunità millenaria.
Luis Garcia: “Sono gay, ma mi piace anche giocare a calcio”
Il Club Muxes non ha solo un nome particolare per una squadra di calcio in Messico: la sua uniforme è rosa e il suo logo è una rosa ricamato affianco ad un pallone. Inoltre, è la prima squadra con un’identità LGBTI + che ha raggiunto la terza divisione di calcio professionistico in Messico.
Queste le parole di Verne Daniel Vidal, uno dei fondatori della squadra:
“È molto difficile entrare in questo ambiente essendo omosessuali”.
Inoltre, a metà del 2018 Daniel Vidal e Geremía Oleta, entrambi dilettanti hanno deciso di creare un club che fosse aperto a giocatori gay, trans o queer.
Queste invece le parole di Luis Garcia, l’attaccante 26enne dei Muxes:
“Sono gay, ma mi piace anche giocare a calcio. Abbiamo scelto questo nome perché rappresenta anche che non siamo tutti di qui, ma di molte parti”.
Poi, Vidal ha aggiunto:
“È un tributo alla comunità che lotta per un’identità, come noi”.
Non siamo maschi, ma siamo Muxes
Verso metà settembre, il club Muxes ha debuttato nella terza divisione messicana con una vittoria, ma in uno stadio vuoto a causa della emergenza sanitaria dovuta al covid-19.
Sebbene la circostanza impedisca la presenza dei tifosi, i commenti discriminatori non sono mancati. Infatti, sono gli stessi calciatori che hanno confermato di aver ricevuto tante minacce.
Queste le parole del direttore della comunicazione del club Marco Almaraz:
“Da quando è nata la squadra abbiamo ricevuto tutti i tipi di commenti omofobi: femmine, principesse, ragazze. Allo stesso tempo però abbiamo imparato a metterli da parte per rispondere con il calcio”.
Vidal ha invece aggiunto:
“Gli stessi arbitri hanno comportamenti omofobi”.
Sebbene a livello professionale non ci siano giocatori apertamente gay, nella lega aperta ci sono giocatori di tutte le età e la maggior parte sono membri della comunità LGBT.
Inoltre, nei Muxes, oltre agli eterosessuali e agli omosessuali, gioca anche un uomo transgender, che non ha potuto assistere alle ultime partite dopo essersi infortunato.
MARIO RUGGIERO