Clet condannato a pagare una multa di 10 mila euro per l’ “Uomo comune”

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Fonte: La Repubblica Firenze

L’artista Clet Abraham è stato condannato a pagare 10 mila euro di multa per il suo “Uomo comune”. L’accusa è invasione abusiva di spazi pubblici.

L’artista Clet Abraham è stato condannato a pagare una multa di 10.400 euro da un tribunale italiano. Il motivo? L’installazione non autorizzata di una sua opera chiamata l’Uomo Comune.

La statua raffigurante un omino di metallo e vetroresina che avanza un passo nel vuoto, è stata installata nel 2014 sul ponte delle Grazie a Firenze. Dopo circa un mese, è stata rimossa dai vigili perchè priva di autorizzazione e l’artista è stato multato.

La statua è stata poi riposizionata dall’artista nello stesso posto dove è rimasta fino a giugno del 2016 quando i vigili l’hanno nuovamente rimossa per via della sua pericolosità.

Dopo tre anni, il giudice ha deciso di multare l’artista con un’ammenda di 9.150 euro ai quali vanno aggiunti 1.250 euro (in sostituzione di 5 giorni di carcere).

Clet ha definito la faccenda una “buffonata”  e ha annunciato di non voler mollare, come sua consuetudine. Vuole riposizionare l’Uomo comune al suo posto. “E’ una cosa che piace alla gente. Se non avessi il sostegno delle persone mi fermerei” (Fonte: repubblica.it) dichiara l’artista.



Clet non è nuovo a denunce di questo tipo per via delle sue opere collocate abusivamente in strade e piazze in Italia e nel mondo. Famosi sono i suoi segnali stradali “modificati” per lanciare messaggi e far riflettere.

Le sue opere da sempre suscitano polemica e la loro messa in piazza viene ostacolata dalle autorità, ma l’artista non se ne cura e continua la sua opera imperterrito.

Clet realizza i suoi stickers e li incolla sulla svariata segnaletica stradale dandone un significato nuovo, ironico senza però mai alterarne la leggibilità.

Il pubblico lo sostiene e lo incinta a fare dei segnali stradali, simbolo delle regole che la società impone, veicoli di messaggi per far riflettere sulla condizione umana.

Laura Maiellaro

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