Lo scorso 14 Marzo l’ONU ha stilato la classifica 2018 dei paesi più felici al mondo (Wolrd Happiness Report 2018) proprio pochi giorni prima del World Happiness Day (Giornata mondiale della felicità) che ricorre il 20 marzo.
Questa speciale graduatoria prende in considerazione ben 156 paesi, ed è stata redatta in base alle sei variabili che determinano il benessere della popolazione, nella fattispecie: reddito, libertà, fiducia, aspettativa di vita, assistenza sociale e generosità.
Al primo posto c’è la Finlandia, mentre la Norvegia vincitrice lo scorso anno si è piazzata al secondo posto. Completano la top five Danimarca, Islanda e Svizzera. In realtà però tutti è cinque i paesi menzionati, hanno più o meno gli stessi valori per quanto concerne i sei fattori indicativi della felicità.
Eccetto l’Islanda le altre quattro hanno ottenuto il gradino più alto del podio nelle edizioni precedenti, a testimonianza di come il benessere dei cittadini sia di fondamentale importanza per queste nazioni. Proseguendo in questa speciale classifica dei paesi più felici al mondo, al sesto posto ci sono i Paesi Bassi, seguiti da Canada, Nuova Zelanda, Svezia e Australia.
Altro dato curioso è che le prime dieci del rapporto 2018, sono le stesse del 2017. A cambiare sono state solo le posizioni. Il discorso non muta nemmeno aggiungendo il parametro della soddisfazione degli immigrati, visto che la felicità di chi arriva da fuori è praticamente la medesima dei nativi del posto.
Non se la passano troppo bene gli Usa (18ettesima posizione), una delle superpotenze mondiali. Gli Stati Uniti pagano, le continue epidemie di obesità, l’abuso di sostanze e la depressione non curata nel giusto modo.
Purtroppo per noi l’Italia è relegata al 47esimo posto, un gradino più su rispetto allo scorso anno. Una posizione di certo non soddisfacente, che però rispecchia il momento attuale. L’unico dato confortante inerente il Bel Paese è quello sull’aspettativa di vita, salito da 70 anni a 72,8 anni dal 2000 al 2015.
All’ultimo posto della graduatoria troviamo il Burundi, preceduto da altri paesi del continente africano, come la Repubblica Centrafricana, il Sud Sudan e la Tanzania.
Antonio Pilato