È stato approvato al Senato il “graduale superamento” degli spettacoli con animali nei circhi con 147 voti a favore, 47 contrari e 23 astenuti.
La norma sui circhi è parte del ddl sullo spettacolo, che ora passerà alla Camera per la definitiva approvazione.
In realtà le associazioni animaliste hanno lamentato anche che, nonostante il lavoro di documentazione scientifica presentato alla commissione del Senato, sia stata infine presa una decisione di pura speculazione politica.
Per la “graduale eliminazione” si erano pronunciati oltre ai veterinari della Fnovi anche ricercatori e studiosi.
In principio era stato lo stesso ministro Franceschini a chiedere che si eliminassero completamente gli animali dai circhi, ma le pressioni delle associazioni circensi tradizionali hanno portato a una revisione del testo.
Ne consegue che ci sarà un graduale cambiamento sino all’assenza totale degli animali nei circhi. Questo per far in modo che gli animali, ormai non più abituati, vengano ricollocati in luoghi adatti e a loro consoni.
“Il termine ‘eliminazione‘ è anche brutale – sostiene la relatrice del ddl, la senatrice del Pd Rosa Maria Di Giorgi – l’accordo sulla dicitura ‘graduale superamento‘ non è soltanto una mediazione, ma il modo migliore per far pervenire, a tutti, tale mutamento.
Inoltre, occorre tener conto che non ci sono parchi e luoghi adatti per far vivere tutti gli animali dei circhi in modo dignitoso.
Occorre del tempo per la riorganizzazione di tutta la struttura circense, che per anni è stata incentrata solo ed esclusivamente sullo sfruttamento di diverse specie animali; per tale motivo non vi è un limite temporale ben definito all’interno del disegno di legge.
Secondo i promotori, tale ddl aiuterà comunque la dismissione degli animali e la presentazione di circhi che sostituiranno gli spettacoli con animali con quelli di circo moderno, ma allo stesso tempo non si cerca di penalizzare gli artisti che lavorano in tale ambito.
Che sia un definitivo segno di civiltà!?
L’approvazione definitiva dovrebbe avvenire entro Ottobre.
C’è chi, però, è rimasto comunque deluso: le associazioni animaliste, soprattutto la Lav che ha contribuito alla discussione della legge fornendo importanti contribuiti scientifici ed economici, come il rapporto commissionato al Censis sulla crisi dei circhi tradizionali con animali.
La norma italiana rischia infatti di partire monca, a meno che i successivi decreti attuativi non stabiliscano nei particolari che sarà vietato ai circhi di acquistare nuovi animali in attesa del “superamento” e soprattutto di non fare riprodurre quelli che già possiedono.
In pratica,se così non fosse nulla cambierà e starà ancora alla sensibilità delle singole amministrazioni Comunali (molte dei quali hanno già proibito sul loro territorio spettacoli con animali) e alla sensibilità dei singoli cittadini decidere se è etico o meno sostenere attività che costringono gli animali a vivere in condizioni di sicuro non adatte al loro benessere.
Anna Rahinò