Il cioccolato militare servirà a non far estinguere quest’alimento magico? Non lo sappiamo, possiamo però dire che farà il suo rinnovato debutto in società tra pochi giorni. Per essere precisi, il prodotto sarà presentato al Taste, il salone dedicato alle eccellenze del gusto. Evento che, quest’anno, si svolgerà a Firenze, alla Stazione Leopolda tra il 10 e il 12 marzo, quattro mesi prima della giornata mondiale del cioccolato.
L’accordo
Il cioccolato militare è prodotto in Toscana, grazie all’accordo tra Difesa Servizi SpA e Fonderia del cacao, azienda specializzata in prodotti biologici.
L’amministratore delegato di Difesa Servizi, l’avvocato Fausto Recchia, si occupa di valorizzare i beni e i servizi del ministero della Difesa. Negli anni ha proposto la produzione di diverse linee commerciali. Ne rappresenta un esempio i capi di abbigliamento ispirati ai brand delle forze armate, che hanno riscosso un notevole successo.
Allora come non poter pensare di riproporre il cioccolato militare?
La storia del cioccolato militare
Il mitico alimento comparve per la prima volta nel 1937, nei menù delle razioni militari. Furono introdotte per due ordini di motivi. In primo luogo rappresentavano una razione di emergenza energetica facilmente trasportabile. In secondo luogo, il cioccolato, rappresenta un incoraggiamento morale grazie alle proprietà di cui è intrinseco.
La prima barretta di cioccolato militare aveva questo nome: “Ration D bar” e arrivò da un’illuminazione del colonnello Paul Logan. Quest’ultimo, comunque, chiese ai produttori di non rendere troppo gustosa la barretta per evitare un uso eccessivo.
Uno degli elementi che il cioccolato militare doveva avere era quella di poter resistere alle temperature elevate.
Le caratteristiche
Il cioccolato militare ha, oggi, queste caratteristiche: fondente al 70%, formato da 50gr, 100gr e tavoletta da 200gr. L’incarto, inoltre, sarà quello storico. La barretta sarà infatti avvolta nella confezione delle Forze Armate.
A completare la linea ci saranno, inoltre, dei cioccolatini (in speciali astucci di metallo) e crema spalmabile (in un tubetto di alluminio).
I prodotti potranno essere acquistati nei migliori punti vendita specializzati, on line o attraverso i canali ufficiali delle Forze Armate.
I ricavi delle vendite serviranno per finanziare un progetto dell’Istituto farmaceutico militare: produzione di farmaci sui quali le industrie di farmaci non investono.
Di sicuro il cioccolato militare darà un nuovo riscontro d’immagine per le forze armate. L’alimento, infatti, susciterà molti ricordi e nostalgie. E scommetto che nessuno riuscirà a non comprare almeno una barretta.
Elena Carletti