Il cioccolato ha una storia millenaria e molteplici proprietà che fanno bene al corpo e all’anima: il 7 luglio si festeggia la sua introduzione in Europa.
Il cioccolato: croce e delizia di tutti noi. Qualcuno sostiene che faccia ingrassare e procuri acne, qualcun altro che faccia bene alla salute, qualcuno lo vede come semplice alimento. Ma tutti abbiamo in qualche modo un rapporto personale con il cioccolato, e il 7 luglio è la data nella quale questo alimento viene celebrato in tutto il mondo.
Dire ‘cioccolato’ in realtà, rischia di essere riduttivo. Ci sono tavolette di cioccolato, cioccolata calda, cioccolato al latte, cioccolata bianca (anche se questo non è vero cioccolato non contenendo pasta di cacao ma solo burro), torte di cioccolata, cioccolatini. Il mondo intero si è appassionato a questo alimento rendendolo tra i più versatili e tra i più sperimentati e trasformati. Inizialmente però, il cioccolato era conosciuto come bevanda calda presso il popolo Maya, che cominciò a coltivarne le piante già nel 1000 a.C.
In realtà si pensa che questa pianta del sottobosco esistesse nella zona del Rio delle Amazzoni e dei territori di Yucathan e Guatemala già da migliaia di anni, e a quanto pare, per molto tempo fu una bevanda riservata a sacerdoti, re e nobili. Incontrando il popolo degli aztechi, essa venne impiegata anche come bevanda sacra durante cerimonie religiose e sacrifici, e cominciò ad essere aromatizzata con vaniglia, peperoncino e spezie e prese il nome di xocoatl. Fu nel 1500, dopo la sanguinosa invasione degli spagnoli, che la bevanda divenne conosciuta anche agli europei. Fu lo stesso dominatore Hernàn Cortéz a renderla nota in Europa, ma esse non riscosse inizialmente un grande successo per via del suo gusto amaro e probabilmente per il suo aspetto grezzo. Successivamente però, anche l’Europa come le Americhe, capitolò di fronte all’inconfondibile gusto del cioccolato. Modificando le ricette originarie e aggiungendo ingredienti di gusto europeo come latte, nocciole (e soprattutto zucchero) esso divenne di appannaggio delle migliori case nobiliari di Europa, per poi diffondersi lentamente tra tutti i ceti.
Oggi, non possiamo fare a meno di ringraziare gli amerindi che per primi scoprirono il cacao, e coloro che lo fecero conoscere a tutto il mondo. Per molti secoli, fu convinzione di tutti (idea mutuata dalle terre d’origine) che il cioccolato avesse proprietà mediche precise, e veniva spesso prescritto in caso di raffreddore, catarro e altre disfunzioni. Con l’avvento della medicina tradizionale quest’idea si perse gradualmente tanto da considerarlo una semplice e gustosa golosità, ma oggi si assiste a una riaffermazione delle sue proprietà.
Pare ad esempio che il cacao contenga molteplici vitamine del gruppo B, K e J, e moltissimi minerali quali ad esempio magnesio, potassio, calcio, fosforo. Grazie ai flavonoidi che contiene in grandi quantità, ha un effetto antiossidante e rallenta quindi il processo di invecchiamento delle cellule, e regola il livello del colesterolo cattivo. Il mito che il cioccolato renda felici inoltre, non è infondato (ma questo lo sospettavamo): il cacao contiene sostanze che controllano l’umore e aiutano nel controllo della depressione, alcune delle quali vengono anche usate dalle case farmaceutiche per produrre antidepressivi. Grazie all’alto contenuto di magnesio inoltre, questo alimento sarebbe molto indicato per proteggere la salute del cuore, in quanto migliora la circolazione e la pressione sanguigna.
Le proprietà del cioccolato non si esauriscono qui, e diversamente da quanto si pensava in passato, il cioccolato non fa ingrassare e non fa venire i brufoli. Questo può essere al massimo imputato a ciò che avviene aggiunto al cacao puro nella preparazione dei dolci, come ad esempio burro, latte, zucchero e così via. Dunque, per avvicinarvi al sapore semplice e un po’ amaro che dovevano gustare gli antichi Maya, scegliete un cioccolato fondente con poco zucchero, e ne ricaverete solo i benefici mentre gusterete il suo sapore più vero.