Riscoprire i film del passato è la missione de Il Cinema Ritrovato, nato in seno alla Cineteca di Bologna. Tra 1800 e il 2000 grandi film delle origini e della contemporaneità sono scelti, restaurati, proiettati in piazza Maggiore nel capoluogo emiliano e presentati al pubblico cittadino e nazionale.
Il festival bolognese tornerà quest’anno a giugno, svolgendosi dal 22 al 30. Le retrospettive saranno il fulcro di una dell’esperienze cinefile dell’anno, concentrandosi sul regista statunitense Henry King, Felix E. Feist, Youssef Chanine, Eduardo de Filippo e l’attore francese Jean Gabin.
Si spazia dall’Europa all’Africa quest’anno, non solo per una grande presenza egiziana come Chanine ma anche per il coinvolgimento del FESPACO, Festival panafricano del cinema e della televisione di Ouagadougou, capitale del Burkina Faso. La manifestazione festeggia infatti i 50 anni, celebrando la sua capacità di essere esperienza unificante per la cultura del continente nero.
Altri punti fondamentali di questa edizione è la riscoperta dei primi documentari del regista francese Georges Franju e l’esplorazione del cinema sudcoreano nel suo periodo d’oro degli anni ’60.
Irma Vep, figura amata dai surrealisti, sarà tra i protagonisti dell’edizione 2019: Fata moderna, ossessione ed enigma di carne, felina creatura della notte in aderente tuta nera, ombra seducente, elusiva e selvaggia, Irma Vep (anagramma di ‘vampire’) con i suoi ammalianti occhi neri e le sue forme sensuali ha reso immortale l’attrice Musidora. Ma che dire della donna che si celava dietro l’icona? Musidora fu, in ordine sparso, designer e pittrice di vaglia, saggista, romanziera e poetessa, madrina di guerra durante il primo conflitto mondiale, archivista cinematografica, attrice teatrale, cantante, mima e artista di varietà. (dal sito del festival)
Il cinema tedesco del secondo dopoguerra completa il quadro della manifestazione, in attesa del programma definitivo, ancora non rilasciato. Di certo è imperdibile per i cinefili italiani ed europei.
Antonio Canzoniere