Cina, esplosione terribile in impianto chimico: morti in 47 e feriti in centinaia

Esplosione impianto cina

Pompieri spengono incendio

Un’esplosione tragica in una fabbrica di pesticidi nel Nord della Cina

Nel primo pomeriggio di ieri in Cina, a Yangchen nella provincia Jiangsu, è avvenuta una terribile esplosione nell’impianto per pesticidi Jiangsu Tianjiayi Chemical. Al momento i morti accertati sono 47 e i feriti più di 600; purtroppo, però, molti di questi versano in gravi condizioni: quindi la conta delle vittime è destinata a salire. La deflagrazione è stata molto violenta e l’onda d’urto generata è stata terribile: i sismografi si sono mossi registrando addirittura un “terremoto” di magnitudo 2.2; il tetto di una fabbrica distante 3Km è crollato e gli operai degli stabilimenti più vicini si sono visti sbalzare in aria dall’onda d’urto dell’esplosione. I pompieri sono ancora al lavoro ma non hanno potuto evitare che la colonna di fumo si alzasse per centinaia di metri sopra l’impianto: nonostante le rassicurazioni delle autorità, i cittadini di quell’area della Cina si dichiarano molto preoccupati: non è la prima volta che si verifica un’esplosione del genere e sanno che le conseguenze di agenti inquinanti nell’atmosfera possono calcolarsi solo in un secondo o terzo momento (e sulla loro pelle).

Sicurezza dell’impianto sotto gli standard, ma le cause dell’esplosione non sono ancora chiare

Le autorità non sono ancora in grado di chiarire le cause. Si parla dell’errore di un operaio e dell’esplosione di un tir di metano in un’area dove venivano stoccati materiali infiammabili. Alcuni video diffusi su media cinesi e Twitter, mostrano l’improvvisa e devastante esplosione. Ancora più impressionante, però, è la totale distruzione dell’impianto chimico ripreso dall’alto. I dirigenti dello stabilimento esploso sono in stato di fermo: precedenti rilevazioni avevano appurato che, all’interno dello stabilimento, la sicurezza mostrava non poche falle.

Dall’Italia, il presidente Xi Jinping ordina un’indagine il massimo sforzo nei soccorsi alla fabbrica

Xi Jingping si trova a Roma per la visita di stato. Proprio nel contesto della conferenza stampa col Presidente Mattarella, ha speso parole sull’esplosione avvenuta nel suo paese, non nuovo a episodi tragici legati alla sicurezza sul lavoro (e questo caso si sta rivelando particolarmente grave). Il presidente cinese ha ordinato l’apertura di un’indagine per chiarire responsabilità e cause dell’esplosione e ha chiesto che venga fatto tutto il possibile per salvare quante più vite umane. I soccorritori stanno continuando incessantemente a lavorare nell’area del disastro; purtroppo, però, più passa il tempo, più le conseguenze dell’esplosione appaiono gravi.

Francesco Ziveri

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