Arriva notizia dall’Università di Okinawa di uno studio che ha scoperto qualcosa negli uragani che toccano terra che prima non era stato notato e che ha conseguenze sulla previsione di quali daranno origine a un distruttivo ciclone extratropicale.
La ricerca pubblicata su Physical Review Fluids è intitolata “Birth of a cold core in tropical cyclones past landfall” cioè “nascita di un nucleo freddo nei cicloni tropicali dopo che toccano terra”.
Spesso ho iniziato queste brevi novità dal mondo della scienza, che non pretendono di fare divulgazione scientifica, con la premessa “l’argomento è complesso ma individuiamo il nocciolo della notizia”, figuriamoci in questo caso che si parla di meteorologia, una delle materie più complesse in assoluto.
Innanzitutto una premessa, i cicloni extratropicali sono fenomeni molto comuni e di solito miti, ma in alcuni casi possono scatenare violenti ed abbondanti piogge accompagnate da venti oltre i 100 km/h, questi sono i cicloni extratropicali a nucleo freddo.
Gli uragani (o tifoni o cicloni tropicali a seconda della parte del mondo dove si verificano) come tutti sanno nascono sull’oceano e l’aria calda ed umida è la loro fonte di energia.
Ometto di tradurre tutta la spiegazione che trovate nell’articolo sul sito dell’Università dei complessi meccanismi che è comunque a sua volta una semplificazione divulgativa.
Quando gli uragani toccano terra di solito perdono velocemente energia, ma in alcuni casi l’uragano riprende forza seminando distruzione nelle aree interne trasformandosi nel suddetto ciclone extratropicale a nucleo freddo.
Appare scontato sottolineare quanto sia importante per la meteorologia nei paesi colpiti da questi fenomeni estremi cercare di prevedere l’evoluzione di un uragano quando toccherà terra.
Finora la presenza di un nucleo freddo veniva presa come indicazione della nascita di un ciclone extratropicale, quello che hanno scoperto gli autori di questo studio, e che non era stato osservato in precedenza, è che in realtà quando i cicloni toccano terra si forma sempre un nucleo freddo e quindi il discorso è ancora più complesso. Prima si diceva: gli uragani hanno un nucleo caldo (e sulla terra si esauriscono in fretta) mentre i cicloni extratropicali hanno un nucleo freddo, invece sembra che tutti gli uragani in esaurimento abbiano un nucleo freddo che sostituisce quello caldo, quello che gli scienziati devono guardare è la differenza tra il nucleo freddo che è solo nella metà inferiore degli uragani in decadimento e il nucleo freddo dei cicloni extratropicali che si estende per tutto l’uragano.
Roberto Todini