I rischi della dieta senza glutine per chi non è celiaco sono stati ultimamente messi in luce da alcune ricerche. Il sistema immunitario e la salute batterica dell’organismo possano risultare compromessi da questo tipo di alimentazione quando non è necessaria. Secondo medici e nutrizionisti si tratterebbe, quindi, di una pessima abitudine alimentare, diffusasi nei paesi occidentali per motivi essenzialmente dietetici. Spesso si parla di cibi senza glutine e di come sia sano seguire una dieta senza glutine, senza specificare che chi veramente non soffre di allergia al glutine non trarrà beneficio da questa dieta, anzi potrebbe ricavare dei danni alla sua salute.
Il glutine è una sostanza proteica presente in diversi tipi di cereali come: il grano, la segale, l’orzo, e viene impiegata anche dalle industrie alimentari per legare insieme gli ingredienti. Chi soffre di celiachia nasce con una lesione all’intestino per cui le proteine vengono viste dal sistema immunitario come possibili nemici e spingono l’intestino tenue ad attaccare se stesso.
Diversi studi hanno dimostrato che la dieta senza glutine per non celiaci, provochi delle carenze nutrizionali e dei rischi per la salute come: aumento del rischio di obesità, sindrome metabolica e rischio cardiovascolare, specialmente in età pediatrica. Deve essere chiaro che rinunciare al glutine non fa dimagrire, in quanto si ha un aumento di grassi e calorie. Nelle persone sane, una completa eliminazione del glutine comporta nel tempo che l’organismo non ”riconosca” più il glutine e lo consideri un nemico, scatenando reazioni avverse anche gravi quando si riprova a mangiare. Solo per i celiaci una dieta senza glutine apporta benefici all’organismo, sebbene richieda una considerevole spesa e una certa limitazione nella propria alimentazione, dovendo far attenzione anche alle possibili contaminazioni di alimenti. Meglio pertanto evitare di seguire solo una moda falsamente salutistica e che comporta addirittura potenziali rischi per chi non è celiaco.
Alessandra Serratore