Chromopolis: il murales dedicato a Stefano Furlan

Chromopolis – La città del futuro, ha avviato un laboratorio di street art a cielo aperto in varie zone della città di Trieste. Si tratta di un progetto d’arte urbana giovanile – PAG Progetto Area Giovani – il cui scopo è quello di dare spazio alla creatività giovanile. Attraverso linguaggi artistici innovativi. In collaborazione con enti e realtà del territorio legato ad una serie di temi strategici.

Temi individuati delle politiche per i giovani 2016 – 2021 che il Comune di Trieste promuove attraverso l’assessorato ai Giovani. (Area Scuola, Educazione, Cultura Sport). Inoltre un’occasione per dare un volto nuovo ad alcuni spazi urbani della città. Il progetto Chromopolis è curato dal comune di Trieste in collaborazione con l’Associazione Macross.





L’idea è quella di un restyling creativo con Chromopolis, attraverso il quale si intende riqualificare una serie di superfici murarie affidandosi alla creatività urbana. Un concetto di città dinamica che è in grado di offrire un sublime ‘biglietto da visita’ per la città di Trieste.

Il Murales di Stefano Furlan

Probabilmente sono in molti a non conoscere o a non ricordare l’episodio legato a Stefano Furlana, accaduto l’8 febbraio del 1984. Stefano Furlan era un giovane vent’enne, tifoso della Triestina. Quel giorno si era giocato il derby di Coppa Italia contro l’Udinese, ed le adiacenze dello stadio “Grezar”. Vecchio stadio di Trieste. Erano diventati teatro di guerriglia urbana. Finito i tifosi dell’Udine er ai no tornati pullman.

Nello stesso momento Stefano era in strada, per andar via, tre agenti lo avvistarono e gli furono addosso, a mani nude e con i manganelli. Fu portato in questura, dove rimase qualche ora prima di essere rilasciato. Il giorno dopo Stefano continuò a sentirsi male, fu portato in ospedale dove morì dopo venti giorni di agonia.

Noi non dimentichiamo

Lo scorso 23 dicembre è stato inaugurato il murales dedicato in sua memoria. E’ raffigurato il volto del ragazzo con accanto la data della sua scomparsa e la scritta: “noi non dimentichiamo“. Realizzato sul muro esterno all’impianto sportivo di Valmaura. Oltretutto quest’anno, l’8 febbraio – come ogni anno in memoria di Stefano Furla – sarà allestita una mostra. Nella sala “hospitality” della Triestina Calcio.

Gli autori del murales sono Caktus&Maria (associazione Kaleidos), due artisti pugliesi in particolar modo  sensibili alle tematiche sociali. Hanno  realizzato il murales con la tecnica a spray un’opera consapevolmente connotata da colori vivaci. Un buon metodo per dare un’energia speciale al ricordo del giovane tifoso triestino.

Gli interventi realizzati con Chromopolis

Il primo intervento Chromopolis realizzato è stato destinato a rigenerare il muro perimetrale esterno. Dello stabilimento comunale: Il Bagno Alla Lanterna, il Pedocin. Un’opera collettiva realizzata da giovani artisti appartenenti a diverse associazioni. Melart Cadmio di Trieste; Banda Larga di Monfalcone; Art Backers di Cagliari.  In collaborazione con la famosa street artista La Fille Bertha.

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Il graffito sul muro del Pedocin di Trieste, nell’ambito del progetto Chromopolis.

Per il secondo intervento è stata realizzata l’immagine del mitico Paron Nereo Rocco, calciatore e allenatore. L’opera è stata eseguita dallo street artist olandese Jarno Gnirrep, in arte IvesOne. La riproduzione del celebre volto dell’allenatore, disposta all’ingresso principale dello Stadio, sotto la tribuna vip.

Dopo il murales dedicato a Stefano Furlan il progetto Chromopolis prevede un ultimo lavoro sul muro dello Stadio Grezar in via Flavia.




Per l’intervento sono stati individuati il collettivo greco Urban Act, con gli street artisti Taxis e Pupet. Realizzeranno un’immagine ironica e divertente in cui spunti letterari si integreranno alla bora. Un omaggio dedicato alla città di Trieste.

Per maggiori info visita il sito.
Oppure la pagina Facebook: Progetto Area Giovani

 

Felicia Bruscino

 

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