Una creazione di gioco plasmata nella mente dei giocatori, votati al sacrificio collettivo
L’idea di calcio proposta da Pablo Simeone significa essere a conoscenza dei propri limiti. Sapere delle qualità tecniche minori rispetto all’avversario, costituisce un punto di forza su cui si basa l’intera filosofia del Cholo. Reagire con carattere e metodo porta ad una concezione mentale di gioco che si spinge oltre la preparazione fisica, andando a toccare quelle corde emotive che portano a dare il 110%. Stiamo parlando di grinta ed entusiasmo.
Queste caratteristiche assunte dai Colchoneros hanno un obiettivo solo : la vittoria.
Il metodo “cholista” è rigoroso e pretenzioso. Simeone prepara ogni partita studiando l’avversario; in fase offensiva vuole che ogni occasione utile diventi letale e allo stesso modo in fase difensiva richiede una spietata attenzione che a centrocampo può assumere, se si deve, note cruente e brutali.
Qualche lettore esperto e maturo avrà badato al fatto che questo modo di fare calcio ha “ un non so che “ di Italiano. Non sbagliano.
L’ideologia di Simeone contiene nozioni tricolori. Ha saputo estrapolare i concetti ancora attuali del cosiddetto “ catenaccio “ . Oltre alla chiusura delle linee di passaggio, la squadra all’occorrenza accorcia la distanza fra i 3 reparti, si schiaccia e mette nella propria metà campo tutti gli 11 giocatori; così facendo la manovra offensiva dell’avversario risulta molto più complicata, dato il traffico generato dall’affollamento di uomini.
Attenzione però, questo metodo è un’arma a doppio taglio, di fatto Simeone ne ha capito l’utilità. Quando l’atletico recupera palla cerca immediatamente di scavalcare il centrocampo offensivo con un passaggio alto, andando a cercare l’attaccante “chioccia”, ovvero Torres che con le sue qualità e doti fisiche permettono di fare salire i giocatori offensivi; sfruttandone la velocità con 3 passaggi la squadra va alla conclusione in porta. In altre parole, la ricerca della continua verticalizzazione comporta il contropiede. Il Cholo da ex-calciatore è consapevole del dispendio di energia necessario per fare accuratamente entrambe le fasi di gioco. E’ per questo che il suo lavoro, partito 5 anni fa, è partito dalla creazione di una filosofia che è devota al sacrificio e alla dedizione alla maglia.
Il Cholismo ha portato nell’altra metà di Madrid uno scudetto, una Europa League, una Coppa del Re, una Supercoppa di Spagna e una finale di Champions League persa proprio con i cugini Blancos.
Una parte dei media di tutto il mondo critica questa metodologia, perché anestetizza lo spettacolo e rende la partite, agonisticamente parlando, “ cattive”. Ma poco importa, questo e altro per raggiungere il proprio scopo.
Il successo dell’argentino é una mescola omogenea fra tratti del suo carattere e quella spiccata accuratezza nel non lasciarsi sfuggire il più piccolo dettaglio. Da giocatore ha vestito le maglie di Inter e Lazio distinguendosi come mediano ferreo e rude che segnava Spesso e volentieri di testa.
La scuola calcistica italiana ancora una volta si dimostra pilastro vincente che affascina tutto il mondo.