Rassegnatevi: Chiara Ferragni è bella, ricca e felice. Aggettivo, quest’ultimo, anche riduttivo se si considera che la fashion blogger ha da poco condiviso con il promesso sposo Fedez la gioia di mettere al mondo un figlio. Il tanto atteso Leone Lucia è venuto alla luce nella notte tra il 19 marzo e il 20 marzo. Il parto è avvenuto all’ospedale Cedars-Sinai di Los Angeles, lo stesso dove ha partorito Beyoncé. Il termine era fissato per il 9 aprile, ma la stessa influencer dichiarò che il bambino probabilmente sarebbe nato un po’ prima.
Un bellissimo quadretto, insomma. E non solo metaforicamente: Chiara ha dato la lieta notizia postando sul suo profilo Instagram una foto insieme al neonato e al papà, dopo un silenzio social durato per più di 24 ore che ha letteralmente mandato in ansia i fan.
Tantissimi gli auguri e le congratulazioni. Ma non mancano anche giudizi negativi, opinioni intolleranti e manifestazioni di indifferenza verso l’accaduto.
La pioggia di critiche a Chiara Ferragni
Non tutti sembrano quindi condividere la gioia dei due neogenitori. E quello dell’hater è un vero e proprio lavoro. Gli “odiatori” del web criticano aspramente sotto ai post, puntuali come una tassa.
I più acuti sono quelli che dichiarano la propria indifferenza verso l’accaduto tramite un commento. Sotto alla tenera foto all’ospedale, decine e decine di persone hanno protestato scrivendo “Ma chi se ne frega!”, cadendo così rovinosamente in contraddizione. Perché se davvero non gliene fregasse nulla, semplicemente passerebbero oltre.
Essere un personaggio pubblico non implica il dovere di accettare le critiche
Il problema è che di fronte a qualcuno che espone la propria vita sui social, molti si sentono in possesso del diritto inalienabile di giudicarlo. A questo, corrisponderebbe poi un dovere del vip di stare zitto e incassare qualsiasi critica a lui indirizzata. Ma, già con il conseguimento della licenza elementare, si impara la differenza tra una critica reale e magari costruttiva dall’offesa gratuita. È vero che una persona che espone la propria vita sui social deve aspettarsi l’inevitabile giudizio del pubblico che la guarda, ma quest’ultimo non è esentato dall’impiego del buon senso.
Se andate a fare un giro nella piazza del vostro paese, sapete che qualcuno sicuramente farà dei commenti sul vostro vestito. Di certo, però, non vi farebbe piacere ricevere degli insulti mascherati da critiche costruttive. Né giustifichereste mai un comportamento del genere né sarebbe giustificabile per il solo fatto di esservi esposti in una pubblica piazza.
Ma che lavoro fa la Ferragni?
Chiara Ferragni inonda ogni giorno i propri profili social di foto. Indossa vestiti bellissimi, mentre gira il mondo, dicendo sorridente “Hi guys!” a intervalli regolari. Per molti, questo mondo fatato che impera nelle stories della Ferragni non è un vero scenario lavorativo. La creatrice di Theblondesalad sarebbe solo una privilegiata scansafatiche che non sa cosa significhi “costruirsi da sola”. E invece, udite udite, quello di Chiara Ferragni è un lavoro, eccome.
Agli haters che insistono dicendo che Chiara ha ottenuto soldi e successo senza far nulla, pongo questa semplice domanda: perché non lo fate anche voi? Sarebbe più furbo togliersi quel velo di ipocrita stacanovismo e imboccare la strada ferragniana, se proprio ritenuta così facile. Ma creare da zero un business, partendo dai social fino alla realizzazione di una vera e propria linea di moda, facile non è.
Chiara si è creata da sola, è una blogger ma anche imprenditrice che ha saputo trovare un posto giusto nel mercato, capendone le novità. Grazie a ciò, è diventata un’influencer di importanza mondiale, fatturando milioni di dollari all’anno. E con i soldi che si è guadagnata, può decidere di fare quello che vuole, andare dove vuole e partorire dove vuole. Essere ricchi è invidiabile, ma assolutamente legale.
“Il mio parto non ha fatto notizia!!111!!”
Spenderei le ultime due parole per l’hater più tenero di tutti. Cioè quella miriade di donne indignate che hanno scritto “Anche io ho partorito, ma questo non fa notizia”. Vi svelo un segreto: non fate notizia perché non siete Chiara Ferragni. Se io faccio un bambino, la notizia circolerà tra i miei parenti, gli amici, il ginecologo, i colleghi e il mio cane. Poi, basta. Non sono famosa e ho solo 200 followers su Instagram. Non devo allora sorprendermi che Vanity Fair non mi chiami per un’esclusiva.
In conclusione, Chiara Ferragni merita di essere lasciata in pace. La sua vita patinata, gli oggetti bellissimi che possiede, i soldi che guadagna non possono essere una colpa. Lei è felice e dovete farvene una ragione.
Rossella Micaletto