Un video che dovrebbe restare privato è finito online? Qualcuno lede la nostra reputazione su social, forum e blog? Una foto che non vogliamo che si diffonda è finita in rete? Niente paura: ora c’è uno sportello che scopre tutti i contenuti online lesivi che ci riguardano e li segnala all’autorità compente.
Il progetto nasce per mettere a disposizione dei cittadini un servizio che aiuti a difendere la propria identità e quella dei propri figli dai rischi della rete. Gli sportelli, ai quali è possibile iscriversi gratuitamente fino al 31 ottobre, sono istituiti grazie al progetto pilota dei Co.re.com Lazio, Marche a Abruzzo, in collaborazione con la società Reputation Manager e con il patrocinio gratuito di AGCOM.
Il diritto all’oblio
Sono purtroppo molte e non facili da risolvere le situazioni derivanti dalla violazione del diritto all’oblio. Per diritto all’oblio si intende il diritto di ogni cittadino di richiedere la cancellazione o l’aggiornamento di una notizia che lo riguardi in prima persona. È posto tra i diritti inviolabili dalla Costituzione e afferma il diritto di ogni individuo a non essere più ricordato per determinati fatti o avvenimenti che siano direttamente riconducibili alla sua persona, destinati quindi a ritornare nella sua sfera privata.
Nell’attuale contesto socio-tecnologico si può ben immaginare quanto sia difficile che una notizia, una foto, un video e qualsiasi tipo di informazione pubblicata in rete resti circoscritta. Con l’avvento dei motori di ricerca, infatti, e con la loro azione sempre più invasiva e ‘catturatutto’, anche una piccola informazione pubblicata nel più remoto dei siti può essere ripescata e rilanciata tantissime volte, determinando un effetto virale impossibile da arrestare.
Obiettivo dei Co.re.com, che svolgono per conto dell’Autorità garante per le comunicazioni compiti di tutela dei consumatori, è sensibilizzare e promuovere le buone pratiche per un uso responsabile di Internet, soprattutto da parte dei minori.
Come funziona lo sportello
Il progetto prevede l’istituzione di uno sportello online presso il quale i cittadini possono iscriversi e presentare – sempre in modalità online – richieste di informazioni in merito ad eventuali contenuti lesivi della loro reputazione. Viene inoltre svolta un’analisi su ogni profilo richiedente e vengono fornite risposte qualificate in merito alle azioni da intraprendere per la tutela della propria reputazione online, con particolare riferimento anche alla tutela dei minori.
Come spiega Andrea Barchiesi, CEO della società specializzata Reputation Manager:
Il progetto è il primo in Italia a consentire ai cittadini di accedere a un sistema online attraverso il quale possono controllare direttamente la propria identità digitale e segnalare all’autorità competente i contenuti lesivi ad essa associati. Si tratta di un servizio molto importante al cittadino, e soprattutto per la tutela dei soggetti minori, sempre più vulnerabili alle insidie della rete.