Il più famoso era sicuramente Golia, il gigante sconfitto da un giovanissimo Davide, prima di diventare re. Ma che popolo era quello dei Filistei? Ce lo rivela il risultato di una ricerca trentennale condotta in Israele dall’università di Tel Aviv.
Il culto della morte e le usanze funerarie di un popolo raccontano molto della sua storia. Per questo, scoprire nelle polveri di un paesaggio incontaminato un intero cimitero filisteo, potrebbe rivelarci i segreti di un popolo di cui si è sentito tanto parlare ma di cui si sa molto poco.
Ma chi erano i Filistei?
Erano una popolazione che viveva nella terra di Canaan, tra la Striscia di Gaza e Tel Aviv. Vissero qui tra il 1200 e l’800 a.C. . Spesso sono stati identificati con i misteriosi “Popoli del mare”, provenienti da Creta e Micene che sconfissero il potente esercito del faraone Ramses III.
Probabilmente, dopo la sconfitta del sovrano egiziano, si stanziarono nel territorio che proprio dal nome “Filastinia” o terra dei Filistei, prese l’odierna denominazione di Palestina.
E’ proprio in quest’area che le ricerche archeologiche condotte dalla Leon Levy Expedition, dopo 30 anni hanno portato alla luce un antico cimitero composto da circa 175 reperti archeologici tra resti umani e corredi funerari.
Ampolle di profumo, gioielli, armi e cibo: questi oggetti circondavano solo alcuni dei corpi dei defunti inumati, mentre altri erano sepolti più semplicemente. Alcuni erano anche ornati con orecchini e braccialetti.
Sugli scheletri rinvenuti si stanno già effettuando ricerche e test del DNA per scoprire l’originaria e controversa provenienza di questo popolo.
Gli importanti ritrovamenti sono stati tenuti nascosti per tre anni, fino alla chiusura definitiva degli scavi, per evitare le proteste degli Ebrei Ortodossi, i quali già manifestarono contro l’apertura delle ricerche.
Insieme alla scoperta del cimitero, sono stati rinvenuti i resti dell’antica città di Gath, biblicamente governata dal gigante Golia, situata sulla collina di Tel Zafit, al confine occidentale della Giudea.
Un enorme cancello d’entrata e resti di mura alte 30 metri, un’estensione pari a quattro volte quella di Gerusalemme, lasciano pensare ad un complesso architettonico imponente che mai, prima del regno di Davide e Salomone, fu mai attaccato dal popolo ebraico.