Si è conclusa la dodicesima edizione di X Factor, che, anche quest’anno, si conferma uno dei talent show più seguiti di Italia. Però, a differenza dello scorso anno, quando un insospettabile Lorenzo Licitra trionfava a dispetto dei superfavoriti Maneskin, quest’anno non ci sono state sorprese. Ha vinto il ventunenne Anastasio, rapper/cantautore campano, da settimane il concorrente più quotato dai bookmakers. Seconda classificata, la talentuosa Naomi Rivieccio, campana anche lei.
Anastasio, all’anagrafe Marco Anastasio, è di Meta di Sorrento e discende da una famiglia di avvocati civilisti. Marco ha però scelto una strada diversa da quella della sua famiglia. Si è iscritto alla facoltà di agraria (gli mancano pochi esami alla laurea) e, contemporaneamente, ha intrapreso la carriera musicale.
Prima di X Factor aveva inciso diversi brani con il nome d’arte di Nasta. Uno di questi, intitolato Come Maurizio Sarri, è dedicato all’ex allenatore del Napoli, ora allenatore del Chelsea. Anastasio è, infatti, un tifoso sfegatato del Napoli e cresciuto con il mito di Diego Armando Maradona. Più controverso è, invece, il suo interesse per la politica. Infatti, tra i suoi like su Facebook spiccano quelli a Matteo Salvini, Donald Trump e CasaPound.
Mi etichetto un libero pensatore. Per me possono dire cose giuste sia Salvini che Renzi. Guardo alle cose che uno dice, non alla persona che le dice.
Queste le parole di Anastasio, spiegando le sue idee politiche.
Tornando alla musica, non possiamo che essere sorpresi del percorso di Anastasio ad X Factor. Oltre il suo giudice, Mara Maionchi, che quest’anno guidava gli under uomini (ragazzi dai sedici ai ventiquattro anni) Anastasio, fin dalle audizioni, ha conquistato il cuore di tutti i giudici, in primis Fedez, che lo ha definito “la penna migliore mai sentita a X Factor”. Meno entusiasta, Manuel Agnelli, che ha spesso criticato il percorso scelto per Anastasio da Mara.
Ad ogni puntata, infatti, Anastasio destrutturava canzoni esistenti, riscrivendole completamente, e lasciando qualche volta solo la base o poco più del brano originale. Inammissibile per lui in un programma di cover. Eppure con le riletture di Generale di De Gregori, Se piovesse il tuo nome di Elisa e Another brick in the wall dei Pink Floyd, Anastasio ha conquistato il pubblico italiano, proponendo qualcosa di diverso dalle solite cover. Qualcosa di più personale.
Ma, a portarlo alla vittoria, è stato soprattutto il suo inedito, La fine del mondo; scritta da lui e prodotta da Don Joe. La canzone, già disco d’oro, parla di reagire alla depressione, mentre lo scorrere inesorabile del tempo conduce il mondo verso la distruzione. Dopo X Factor, sarà interessante vedere il proseguimento della sua carriera, augurandogli che ci siano “led e riflettori“, come dice il suo inedito, e sperando che non si bruci troppo in fretta come molte stelline dei talent, destinate a diventare delle meteore.
Marialuisa Sorge