La norvegese Ada Hegerberg è la vincitrice del pallone d’oro femminile 2018. Si tratta di una storica prima volta, visto che dal 1956 al 2017 il premio riservato al miglior calciatore dell’anno, è stato sempre assegnato solo agli uomini. Dunque, un gesto di France Football che apre in maniera considerevole alla parità di genere nel mondo del calcio.
La carriera Ada Hegerberg
Nata a Molde nel 1995, è un talento che ha radici profonde. Nel 2011, quando militava nel Kolbotn, mette a segno tre gol contro il Roa in soli sette minuti di gioco, diventando la più giovane a realizzare una tripletta nella massima serie calcistica del paese scandinavo. Nel 2012 passa allo Stabaek insieme alla sorella Andrine ( centrocampista classe 1993 oggi in forza al Paris Saint Germain). L’anno seguente si accasa al Turbine Potsdam in Germania. I suoi successi sono poi proseguiti in Francia con la maglia dell’Olympique Lione, con cui ha vinto gli ultimi quattro campionati femminili transalpini e tre Champions League di fila.
Non solo pallone d’oro…
Ada Hegerberg già in passato ha vinto dei titoli individuali, nel 2016 ad esempio ha ricevuto il Uefa Women Player of the Year Award e attualmente è in cima alla classifica dei bomber del campionato femminile di Francia. Ma non c’è da stupirsi, visto che ha il goal nel sangue, basti pensare che in carriera ha messo a segno 186 reti in 193 partite disputate.
La soddisfazione di Ada Hegerberg
“È un orgoglio e un grande giorno per il calcio femminile. È un passo in avanti per tutto il movimento”. Ha commentato così la Hegerberg appena dopo il conseguimento del pallone d’oro.
Battuta sul twerk
Durante la cerimonia di premiazione, il DJ francese Martin Solveig, ha chiesto alla calciatrice se sapesse ballare il twerk, la danza resa famosa qualche anno fa da Miley Cyrus. Sorpresa e naturalmente seccata Ada ha risposto no, ma la domanda ha scatenato non poche polemiche degli utenti dei social, che hanno accusato il dj di sessismo. Solveig si è poi scusato tramite un tweet, ma è meglio mettere da parte questo episodio e pensare alla Hegerberg come pioniera di un’attività sempre più in ascesa.
Antonio Pilato