Ian McEwan potrà anche non piacere nel suo turgido psicologismo, le sue idee fisse sulla malattia, i sentimenti sfaldati, il leitmotiv del tempo logorante. Dopo The Children Act di Richard Eyre ed Espiazione di Joe Wright ora abbiamo un altro film tratto da un suo romanzo: Chesil Beach, ispirato ad una sua opera del 2007, alla cui riduzione sul grande schermo ha lui stesso contribuito come sceneggiatore.
Ritornano le coppie disfunzionali, il sesso come paura, un’Inghilterra di rapporti duri e puritani, la nevrosi che sfiora i protagonisti come la commare secca. I protagonisti sono giovani come in Espiazione e ugualmente impelagati nella difficoltà di fare il salto della crescita: Florence Ponting (Saoirse Ronan) ed Edward Mayhew (Billy Howle) vivono nel 1962 diviso tra vecchio e nuovo mondo, tra idee pacifiste, rivoluzione sessuale serpeggiante e desiderio di un futuro diverso.
Non brillano per esperienze affettive felici: lo stacco generazionale è grande come anche il pericolo d’instabilità mentale. Non per niente la madre di lui, colpita dalla porta di un treno, è impazzita e i genitori di lei sono campioni di aridità.
I due giovani si amano ma sono inesperti: tutto esplode nella loro notte di nozze dove la paura di lei divampa insieme all’inesperienza di lui. Il rapporto crolla. Gli anni passano. Nell’epilogo sdolcinato le emozioni riaffiorano ai giorni nostri.
Saoirse Ronan già protagonista di Espiazione torna tra le pagine dello scrittore britannico con un ruolo che la sfrutta bene a livello mimico ed espressivo, in sintonia con il personaggio che è retto da una sceneggiatura funzionale ma scivolante nel melodramma.
Gli attori sono correttamente diretti, ben gestiti nella cornice, riescono pure ad attenuare il miele dell’ultima parte con mestiere calibrato. Essendo il regista d’estrazione teatrale è normale che il film si basi interamente su di loro. Una menzione particolare va alle due attrici interpretanti le madri dei ragazzi: Emily Watson nei panni della robusta e altezzosa Mrs. Ponting e Anne-Marie Duff che interpreta splendidamente la folle signora Mayhew, innamorata della pittura e chiusa nel suo mondo interiore.
Antonio Canzoniere