Allo, Hangouts, Duo e chi più ne ha più ne metta. Google ha provato più volte a contrastare lo stradominio di altre app di messaggistica istantanea (IM) – su tutte, WhatsApp – fallendo miseramente. Questa volta la casa di Mountain View cambia strategia, non lanciando una vera e propria nuova app, ma un nuovo insieme di caratteristiche che prende il nome di Chat. Scopriamo meglio di cosa si tratta.
Chat VS SMS
Chat non è propriamente un’app. Non è nemmeno esattamente di Google, se è per questo. Chat rappresenta tutte quelle funzionalità della comunicazione 2.0 che hanno rese celebre WhatsApp e tutte le app simili: invio di foto, messaggi audio/video, chat di gruppo, indicatori di ricevuta/lettura dei messaggi (le celebri spunte di WhasApp), ecc. Tutte queste caratteristiche verranno consentite grazie a una tecnologia destinata a soppiantare definitivamente gli SMS (Short Message Service). Questa tecnologia prende il nome di RCS (Rich Communication Services).
Il protocollo RCS
Sviluppata già a partire dal 2007 (seppure con diversi nomi), l’RCS è un protocollo al quale aderiscono un notevole numero di big della tecnologia. Oltre alla già citata Google, annoveriamo Microsoft tra i produttori di sistemi operativi. Tra i principali brand di smartphone ricordiamo Huawei, ASUS, Samsung, LG, Lenovo e tanti altri. In Italia abbiamo TIM e Vodafone tra gli operatori telefonici (che in totale sono 55 nel mondo). Allora perché la tecnologia RCS stenta a decollare?
Colpa di Apple?
I più attenti avranno già notato che tra i marchi elencati (qui l’elenco completo), manca il nome dell’azienda di Cupertino. Infatti, se la grande adesione da parte di importanti marchi blasonati consentirà la diffusione della tecnologia RCS senza particolari problemi sulle piattaforme Android, lo stesso non può dirsi di quelle Apple, le quali non supportano l’RCS. Infatti, i dispositivi Apple dispongono già di iMessage, che consente particolari privilegi a chi comunica con questa app verso altri dispositivi della Mela (iPhone, iPad e iMac/MacBook).
Vantaggi e svantaggi
La mancata adesione di Apple rappresenta un serio problema? Non troppo. Infatti, tra le peculiarità di Chat vi è quella di riconoscere il tipo di applicazione di destinazione di un determinato messaggio. Che significa? Significa che se inviate un messaggio RCS (che sia esclusivamente di testo o con foto, video, ecc.) tramite Chat, ma il destinatario non usa lo stesso protocollo, il messaggio verrà automaticamente convertito in SMS o MMS. L’unico inconveniente può essere il piano tariffario, visto che sempre meno offerte comprendono gli SMS (vista la popolarità delle chat di IM). Tuttavia, a differenza di WhatsApp, Telegram e altri, Chat non dispone di crittografia end-to-end e tutto viene depositato sui server dell’operatore telefonico. Questa potrebbe essere una forte criticità in termini di privacy.
E Messaggi Android?
Chat dovrebbe arrivare molto presto: date precise possono essere svelate solo dai singoli operatori. In che modo arriverà? Invece di creare l’ennesima (fallimentare) app, Google aggiornerà Messaggi Android (di cui verrà lanciata anche una versione desktop) aggiungendo nuove funzionalità (come già accaduto in passato). Si cercherà di rendere Messaggi e Allo una cosa sola, app quest’ultima che verrà accantonata perché viene usata attivamente da appena 50 milioni di utenti. Inoltre, chissà che Apple non decida di adeguarsi passando a questo nuovo standard (facendo un favore a tutti). Voi che ne pensate? Apple cederà? Riuscirà il nuovo protocollo finalmente a diffondersi? Sarà la fine degli SMS? Fatecelo sapere con un commento.
Davide Camarda