Cesare Battisti condannato dalla violenza dei buoni

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Carmelo Musumeci www.ultimavoce.it 1

Di Carmelo Musumeci


Cesare Battisti condannato all’ergastolo ed estradato dal Brasile nel 2019, oggi, è vittima di un comportamento inumano, secondo quanto denunciato da lui stesso e dal suo legale, da parte del nostro paese.


Penso che non si sia giustizia e non si rispettino le vittime dei reati facendo marcire in carcere i loro carnefici: lo si potrebbe fare di più, e meglio, cercando di rendere persone migliori chi sconta una pena, che non deve essere solo il carcere, almeno così pensavano i nostri padri costituenti che si rivolteranno nella tomba vedendo che ora il carcere è diventato un luogo dove ci sono persone che vengono democraticamente torturate e sepolte vive.
Fino a che punto può arrivare una democrazia per tentare di tutelare i suoi cittadini? Può arrivare per esempio a torturare in nome delle vittime e della legge? Io credo di no, penso che una democrazia che usi gli stessi mezzi usati dai criminali sia una democrazia che ha dei problemi. Non ho mai visto nessun delinquente cambiare per effetto di trattamenti disumani e degradanti, e con lunghe pene da scontare, e un Paese che li usa, comunque, fosse anche per fermare il terrorismo o la mafia, degrada se stesso, specialmente quando lo fa per trovare consenso politico e sociale.
Nella cultura della società c’è la mentalità che se hai fatto del male devi ricevere altrettanto male. Per fortuna i nostri costituenti questo lo avevano previsto, perché sostenevano che la pena non può essere fine a se stessa, non può fare solo male, ma deve fare concretamente bene a chi la sconta e alla società che la emette.
Sembra che molti dimentichino che attualmente Cesare Battisti sta scontando una pena per reati per cui è stato condannato quarant’anni fa. E, quindi, è logico pensare che chi sta scontando questa pena non sia la stessa persona che ha commesso i reati per cui è stato condannato.
Alcuni storcono pure il naso per il fatto che è stato per decenni in giro per il mondo invece che nelle nostre “Patrie Galere”, come se la latitanza, dorata o no, non fosse anche quella una pena.
Non credo che ci siano giustificazioni per come viene trattato Cesare Battisti, almeno si abbia il pudore di non trovare la scusa che lo si fa per le vittime o in nome della legge.
Non voglio convincere nessuno, desidero solo fare venire qualche dubbio a chi la pensa diversamente.
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