Il cervello umano è un organo ampiamente studiato e che continua a stupirci sempre di più. La comprensione di tutti i meccanismi che ne permettono il funzionamento non sono ancora del tutto chiariti, ma grazie alle tecnologie più recenti la nostra conoscenza è sempre più ampia. Il cervello ci permette di formulare pensieri, concetti e di esprimerli attraverso il linguaggio. Ci permette di sognare e di essere creativi. Ma cosa rende speciale il nostro cervello rispetto al resto degli animali? Quali sono le false credenze che decenni di studi ci hanno smentito?
Le dimensioni non contano…nel cervello umano
Per quanto il nostro cervello sia più grande rispetto a quello degli altri primati, non è quello che ci rende intelligenti. Infatti, il cervello di una balena pesa circa 10 kg, quello dell’elefante 4,5 kg, mente il cervello umano arriva al massimo a 1,5 kg. Ciò che rende speciale il nostro cervello sarebbe la relazione tra peso del cervello e peso corporeo (definito come Quoziente di Encefalizzazione, QE) e le connessioni tra i neuroni. I diversi schemi di connessione delle aree cerebrali sono un nuovo campo di ricerca che studia la densità e la lunghezza delle connessioni neuronali. Tramite questi studi è possibile elaborare una mappa detta connettoma.
Il cervello nell’uomo e nella donna
Non ci sono differenze anatomiche o funzionali tra uomini e donne. Il cervello dell’essere umano è uguale in entrambi i sessi e sono state smentite tutte le ricerche che proponevano questo modello. Ogni cervello è un mosaico di caratteristiche che possono essere attribuite al mondo femminile o a quello maschile. Anche le caratteristiche psicologiche, le abitudini e le preferenze non rientrano nelle tradizionali classificazioni tra maschi e femmine. Sono i fattori ambientali a influenzare le nostre passioni e inclinazioni.
Usiamo solo una percentuale piccola del nostro cervello
È una credenza molto radicata nella società che gli umani utilizzino solo una piccola parte del cervello (dal 5 al 20%). Questa teoria è stata completamente falsificata con l’uso della tomografia, che ha dimostrato la completa attività cerebrale anche durante il sonno. Inoltre, il cervello è un organo molto dispendioso dal punto di vista energetico, che senso avrebbero quelle dimensioni se non lo utilizzassimo completamente? Nessuna droga, integratore o farmaco, sarà in grado di aumentare il vostro quoziente intellettivo o le capacità cognitive.
Allenare la memoria
Se è vero che nessuna sostanza vi renderà più intelligenti è altrettanto vero che non è possibile allenare la memoria attraverso giochi enigmistici. Il cervello non funziona come i muscoli e quindi la ripetizione costante di esercizi generici non potrà implementare capacità cognitive globali. È certo, invece, che esercitarsi in un compito specifico, aumenterà la nostra abilità in quel determinato ambito. Una mente curiosa e ricettiva, comunque, protegge dal declino cognitivo in età avanzata. Invecchiare, per il nostro cervello, non sarà però così male, in quanto si svilupperanno capacità diverse rispetto alla giovinezza. Se per imparare le lingue la giovane età dà una marcia in più, dopo i 50 anni si sviluppano funzioni linguistiche e capacità sociali migliori.
Cervello umano…sei creativo o logico?
Secondo uno studio pubblicato su Plos One, non c’è nessuna correlazione tra una personalità creativa, o la maggiore attitudine a ragionamenti logico deduttivi, con la dominanza di un emisfero del cervello piuttosto che l’altro. È vero che gli emisferi sono dedicati a funzioni specifiche, ma non c’è nessun legame con la personalità di un individuo e le sue inclinazioni artistiche o matematiche. A creare questo equivoco è stato il neuroscienziato Roger Sperry, premio Nobel per la medicina nel 1981. Lo scienziato vinse l’ambito premio per le sue scoperte riguardanti la specializzazione emisferica in soggetti in cui era stato reciso il corpo calloso che collega le due parti del cervello.
Giulia Fasano