Saverio Simonelli, nel suo “Cercando Beethoven”, racconta il celebre e controverso compositore da un nuovo punto di vista
Non la solita biografia, bensì un romanzo, dove la storia di un grande pianista classico si interseca con quella di personaggi frutto della fantasia di Saverio Simonelli. Questo è “Cercando Beethoven“. L’autore racconta il compositore soffermandosi su ciò che i libri di musica non approfondiscono: l’interiorità di Beethoven, alternandola con quella di Wil, il protagonista del racconto. È attraverso il punto di vista di quest’ultimo che Simonelli fornisce al lettore gli aneddoti e le curiosità sul compositore tanto amato, quanto schivo e solitario. Il tutto calato nel contesto storico del periodo napoleonico.
“Cercando Beethoven” spia nell’intimità del compositore attraverso il protagonista, Wil, un musicista dal carattere umile, ma con l’ambizione di avvicinarsi sempre di più al pianista. Egli, talmente affascinato dal mistero che aleggia su di lui, farebbe di tutto pur di conoscerlo, anche introdursi furtivamente a casa sua. Ma Wil non è il solo a volerlo incontrare.
Un romanzo per gli amanti della musica…e del mistero
Ad accompagnare il protagonista nella sua avventura alla ricerca di Beethoven, ci sono i personaggi che man mano incontra nel suo cammino. Tutti quanti, cercando Beethoven, sono legati ognuno da un’ambizione differente, ma anche dal comune amore per la musica. Quest’ultimo è proprio il filo conduttore di tutto il romanzo e viene descritto in tutte le forme possibili tramite le numerose metafore e similitudini usate dal narratore, che è lo stesso Wil. Egli narra in prima persona, vent’anni dopo, servendosi di un lungo flashback, come in un diario.
Quando ho ascoltato quei due primi accordi era come se qualcuno per strada mi avesse afferrato alle spalle e con due strattoni maleducati ma ben assestati mi avesse fatto cambiare direzione.
Con queste parole Wil descrive la musica di genio. Ma nel contempo si interroga su come sia possibile creare composizioni del genere nonostante la sordità di Beethoven, a cui vengono riservati non pochi riferimenti. È proprio questa domanda che da vita al mistero di “Cercando Beethoven” (in parte basato sul testamento di Heiligenstadt). Tutti vogliono incontrarlo per scoprirlo: cosa nasconde l’artista? Chi era davvero? Cosa celava con la sua estrema irascibirità e misantropia che lo faceva sembrare un essere sovrumano?
Perché leggerlo?
“Cercando Beethoven” di Saverio Simonelli, edito da Fazi, con la sua narrazione romantica, è il libro perfetto da leggere accanto alle luci degli addobbi natalizi. Ma sarebbe anche ideale goderselo mentre si ascoltano i brani di Beethoven per sentirsi immediatamente scaraventati all’interno del racconto. Oppure, mentre si legge l’incipit descrittivo dallo stile poetico, che rievoca le immagini di un pittoresco “chiaro di luna”, si può pensare di accompagnarlo ai bagliori notturni. Ma bisogna essere esperti di musica per poterlo assaporare pagina dopo pagina? Assolutamente No.
Silvia Zingale