Proprio nei giorni in cui Trump sta nuovamente facendo parlare di sè per le offese e le iniziative razziste nei confronti degli immigrati, giunge una bella quanto inaspettata notiza. Jeff Bezos, fondatore e amministratore delegato del colosso dell’e-commerce Amazon, ha devoluto in beneficienza 33 milioni di dollari. La donazione è avvenuta sia da parte sua che di sua moglie MacKenzie.
Un gesto importante per gli immigrati
I beneficiari di questo prezioso regalo sono 1000 studenti, appartenenti a TheDream.US, un fondo nazionale di borse di studio, rivolto ad immigrati privi di documenti che sono arrivati da bambini negli USA. Ognuno di loro avrà a disposizione 33 mila dollari con cui pagare le lezioni e le tasse scolastiche per 4 anni. Agli studenti che ne potranno usufruire, sarà data la possibilità di scegliere tra 76 college e università di 15 diversi Stati che aderiscono all’iniziativa di TheDreams.US. Un’opportunità davvero esclusiva per i nuovi mille “dreamers” (così sono chiamati i partecipanti all’iniziativa di questo fondo). Jeff Bezos e sua moglie si dichiarano onorati di poter finanziare le loro borse di studio.
Jeff Bezos è uno di loro
Ormai tutti conoscono il CEO di Amazon, ma non tutti sanno che il suo vero padre ha lasciato lui e sua madre, quando era ancora molto piccolo. Jeff Bezos porta il cognome del padre adottivo, un immigrato cubano irregolare che non sapeva l’inglese. “Mio padre giunse in Usa quando aveva 16 anni come parte dell’Operation Pedro Pan. Con molto coraggio e determinazione – e l’aiuto di organizzazioni fenomenali in Delaware – mio padre divenne un cittadino straordinario e continua a rendere il favore al Paese che lo ha benedetto in modi diversi“. L’operazione Pedro Pan è stata la più grande per numero di minori spostati dall’Avana, verso gli USA (in totale furono 14000) ed ha avuto luogo tra il 1960 ed il 1962. Insomma, lui si ritiene a tutti gli effetti uno di questi studenti senza permesso di soggiorno.
Un gesto molto simbolico
Jeff Bezos è stato dichiarato l’uomo più ricco del mondo con un patrimonio di 108 miliardi di dollari. Dunque, per lui, donare 33 milioni equivale ad gesto simbolico di aiuto nei confronti di ragazzi in condizioni disagiate a causa della loro provenienza. Non solo, lui e altri imprenditori multimiliardari si sono attivati per fermare Trump che vorrebbe bloccare il DACA, il Deferred Action for Childhood Arrivals, che è il piano per gli arrivi di questi bambini. Lui e altri 100 CEO americani hanno inviato una lettera a Washington, chiedendo che si risolva la situazione legislativa di queste persone. Non resta che attendere per vedere l’evoluzione della vicenda.
Carmen Morello