Centrodestra unito in Sicilia in vista del voto nazionale

Da sinistra Matteo Salvini, Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni a cena in Sicilia. Fonte: ilsole24ore.com

“Marciare divisi per colpire uniti”. Pare lo slogan scelto in Sicilia dal centrodestra che giovedì ha suggellato la fine della campagna elettorale per le elezioni regionali nell’isola in vista con una cena in vista di un probabile accordo per le elezioni politiche a inizio marzo.

 

Da sinistra, Matteo Salvini, Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi

Alla cena, infatti, erano presenti i tre leader nazionali del centrodestra: Silvio Berlusconi, Matteo Salvini per la Lega alla quale ha tolto il nome di Nord e Giorgia Meloni per Fratelli d’Italia. Hanno fatto tre comizi diversi, ma poi si sono fatti vedere a cena insieme con tanto di fotografie e scambio di sorrisi.

 

Tutti e tre sostengono Nello Musumeci, il candidato unico del centrodestra come governatore della Regione Sicilia. Nelle settimane precedenti, hanno un po’ litigato, o hanno fatto finta, ma ora vedono concretizzarsi la probabile vittoria in una regione strategica nello scacchiere nazionale. L’unico che ha qualche possibilità di contrastare il centrodestra in Sicilia è il Movimento 5 stelle che ha cominciato la campagna elettorale per primo con il candidato governatore Giancarlo Cancelleri accompagnato nelle ultime settimane sempre dal leader del M5s Luigi Di Maio.

Al contrario del centrodestra, il centrosinistra si presenta diviso e non ha possibilità di successo. Da una parte c’è il Rettore dell’università di Palermo Fabrizio Micari sostenuto da Pd e Alleanza popolare di Angelino Alfano, dall’altra Claudio Fava candidato unico di tutte le forze a sinistra del Pd.

La questione che aleggia è che lo schema siciliano pare in grado di ripetersi alle elezioni nazionali perché Berlusconi vuole tenere il centrodestra unito e ha molte frecce al suo arco anche se Salvini nicchia e la Meloni è stata contraria alla nuova legge elettorale approvata da Pd, Forza Italia, Lega e Ap. Al termine della cena soprannominata degli “arancini” il leader di Forza Italia ha dichiarato a più riprese che c’è sempre stato un clima disteso e che si va d’amore e d’accordo strappando una frase in senso positivo pure alla Meloni. Il Movimento 5 stelle ha già detto da tempo, e da sempre, che non si alleerà con nessuno, nel frattempo la frattura fra il Pd e tutti gli altri movimenti e partiti di sinistra sembra aumentare ogni giorno invece che andare verso un’intesa.

Naturalmente, in politica le cose possono cambiare di giorno in giorno. Il centrodestra, corroborato da una vittoria di Musumeci in Sicilia, difficilmente potrebbe cambiare idea a livello nazionale, mentre gli altri dovrebbero correre ai ripari e hanno ancora la possibilità di riaprire la partita a livello nazionale. Domenica 5 novembre, nella notte, cominceranno ad arrivare i risultati e se ne saprà di più.

Massimo Mongardi

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