Cefiderocol è il nuovo farmaco sviluppato dalla Shionogi Inc., utile per combattere le infezioni causate da batteri multiresistenti, con un meccanismo d’azione che ricorda il cavallo di Troia dell’Iliade. I primi promettenti risultati sono stati pubblicati sulla rivista Lancet Infectious Diseases.
Il fenomeno della farmacoresistenza sta diventando sempre più un problema mondiale. Ogni giorno si riscontrano specie batteriche che sviluppano nuovi meccanismi di difesa che gli permettono di eludere l’azione dei principali antibiotici. Ciò si traduce nella possibilità di infettarsi con patogeni molto aggressivi che non possiamo eradicare facilmente. Questo ha provocato negli ultimi anni una vera e propria “corsa agli armamenti”: servono farmaci più potenti ed efficaci per contrastare i batteri più resistenti.
Da queste ricerche nasce Cefiderocol, un nuovo farmaco antibiotico capace di eliminare i batteri resistenti ai comuni farmaci in commercio in questo momento. La scoperta e la sperimentazione si devono a Simon Portsmouth della Shionogi Inc., il quale ha pubblicato i primi risultati sulla rivista Lancet Infectious Diseases.
Cefiderocol ha dimostrato, nei confronti delle infezioni da P. Aeruginosa, A. Baumanii e Enterobacteriacee dell’apparato genito-urinario, un’efficacia maggiore alla combinazione Imipenem e Cilastatina (attualmente la più utilizzata).
Come funziona Cefiderocol?
Come già detto, il meccanismo d’azione del farmaco ricorda il famoso espediente del cavallo di Troia dell’Iliade. Il farmaco, infatti, contiene ferro, uno degli elementi indispensabili per il metabolismo batterico. Questo permette a Cefiderocol di penetrare all’interno della cellula batterica e ucciderla. Spiega il responsabile dello studio Simon Portsmouth:
Durante un’infezione acuta, una delle nostre innate risposte immunitarie è quella di creare un ambiente povero di ferro. In risposta, i batteri ne devono aumentare l’apporto. Cefiderocol si lega al ferro e, in un processo che è un “errore mortale” per i batteri, e penetra al loro interno, distruggendoli. In più, il Cefiderocol si è dimostrato sicuro e tollerabile.
Il farmaco sarà adesso sottoposto ad altre sperimentazioni, come nella polmonite da batteri multiresistenti. Speriamo in buoni risultati.
Marco Giglia