Cavallo muore alla Reggia di Caserta: l’animale si accascia sotto il sole

cavallo muore alla Reggia di Caserta

Un Cavallo muore alla Reggia di Caserta.

È accaduto oggi, sotto gli occhi attoniti dei turisti, increduli nel vedere un cavallo che muore alla Reggia di Caserta, non riuscendo più a sopportare lo sforzo ed il caldo torrido.

L’animale non ha retto, essendo costretto a trainare una delle cosiddette botticelle sotto il sole cocente. Sono anni che impazza la polemica a causa delle carrozze che regolarmente attraversano il Parco Reale con i turisti a bordo. L’ENPA cerca da tempo di porre fine a questa tradizione, che porta ad un carico eccessivo e alla sofferenza dei cavalli, tutto per una passeggiata di pochi minuti e un selfie.

È stato proprio un volontario dell’ENPA a pubblicare le foto del triste accadimento su Facebook:




Con profondo dolore prendiamo atto che un povero cavallo è giunto al traguardo della sua esistenza. L’E.N.P.A. ormai da anni cerca in tutti i modi di contrastare questo stupido mercimonio perpetrato ai danni di cavalli fatti schiavi […] Alle nostre grida le risposte, negli anni, sono state sempre le stesse. Sono autorizzati dall’ASL e dalle autorità comunali e del Real Sito. Oggi, con il “traguardo” letale del maestoso equino probabilmente, almeno si spera, questo incosciente modo di visitare un sito monumentale ha termine.

Così recita il post che accompagna le immagini. Poche righe che lasciano trasparire la rabbia di chi ha sempre ostacolato il fenomeno delle botticelle. Che ha sempre combattuto contro le carrozze reali proprio nella speranza, evidentemente vana, di arrivare a tristi epiloghi come quello di oggi.

Su ciò che è accaduto alla Reggia di Caserta si è espressa anche Michela Vittoria Brambilla.

L’Onorevole esponente di Forza Italia e presidente della Lega italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente ha dichiarato:

Di quante tragedie come quella accaduta oggi a Caserta c’è ancora bisogno perché governo e maggioranza si decidano finalmente, come scrivo da anni nelle mie proposte di legge, a vietare i servizi di trasporto di piazza e di trasporto pubblico non di linea a trazione animale? È semplicemente assurdo, e inammissibile, che all’alba del XXI secolo ancora si utilizzino i cavalli per scarrozzare i turisti, e per di più che non si tenga conto neppure del clima torrido delle giornate di piena estate. Né al governo, né alla maggioranza, né ai sindaci, a cominciare da quello di Roma, importa nulla se i cavalli continuano a soffrire sulle strade e sugli acciottolati dei nostri centri storici e, come si vede, anche nei parchi. È una vergogna nazionale, e chi dovrebbe agire sta a guardare

Continuano a fioccare intanto commenti indignati delle associazioni animaliste e dei loro rappresentanti.

Qualcuno parla della volontà di denunciare il titolare della carrozza. Altri invocano un intervento strutturato del sindaco Carlo Marino, per porre definitivamente fine al fenomeno delle botticelle. È comunque un dato di fatto che alcuni animali, non solo a Caserta ma su tutto il territorio nazionale, vengano sfruttati per attrarre turisti. Questo senza tener conto in nessun modo delle loro esigenze, neanche quelle minime, come l’esposizione a temperature accettabili.

Probabilmente il popolo italiano dovrebbe puntare alla valorizzazione delle ricchezze storico artistiche e non allo sfruttamento di un cavallo. Così facendo dimostrerebbe di essere all’altezza dei tesori che i luoghi natii custodiscono.

Mariarosaria Clemente

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