Se state pensando che la parte del titolo “incendiò la Terra” sia una buffonata acchiappa click avete ragione solo se lo intendete in senso letterale, cioè è chiaro che non stiamo parlando del nostro pianeta avvolto nel fuoco come la testa di un fiammifero acceso, ma se vi dico che stiamo parlando di incendi che devastarono il 10% delle terre emerse, pari a circa 10 milioni di chilometri quadrati (l’intera Russia ne misura diciassette, Canada, Cina e Stati Uniti ciascuno 9 milioni e qualcosa) il titolo sembra tanto esagerato?
Dunque un’altra catastrofe preistorica provocata da cause cosmiche, ma molto più recente del meteorite che cancellò (o contribuì a cancellare) i dinosauri, si parla infatti di “soli” 12.800 anni fa, mentre l’umanità stava lentamente uscendo dall’ultima glaciazione. Lo afferma una ricerca che viene dall’università del Kansas, pubblicata sulla rivista scientifica The Journal of Geology.
Prima che vi chiediate se è solo una ipotesi strampalata vi do un dato, il lavoro è firmato da ben 24 scienziati e la raccolta di dati ed evidenze che li ha portati a formulare la teoria è talmente massiccia che lo studio in realtà è stato diviso in due articoli scientifici separati. Tra i principali firmatari Adrian Melott che è professore emerito di fisica e astronomia alla Kansas University e il professor Brian Thomas che ha fatto il dottorato presso la stessa università e ora è alla Washburn University. Sono stati presi campioni e fatte misurazioni in ben 170 siti in giro per il mondo.
La catastrofe preistorica di dodicimila anni fa secondo i ricercatori
Il bello (si fa per dire) è che tanta devastazione secondo i ricercatori non fu causata da un impatto diretto con una cometa o un asteroide di dimensioni medio grandi, ma con i frammenti di una enorme cometa che si era frantumata nel nostro Sistema Solare, talmente grande che ancora oggi se ne osservano residui.
Parliamo di un corpo di circa 62 miglia, cioè 100 km di diametro, i film catastrofici li abbiamo visti tutti, sappiamo che avrebbe voluto dire un impatto diretto con un corpo di tali dimensioni, cancellazione certa dell’umanità e probabilmente di ogni forma di vita sulla Terra.
Come anticipato secondo i ricercatori l’impatto con i resti della cometa provocarono incendi che consumarono il 10% delle foreste che coprivano il nostro pianeta, ma come l’hanno stabilito? Dall’analisi dei pollini nei fossili, le foreste di pini furono spazzate via e rimpiazzate dai pioppi che tendono a colonizzare aree ripulite.
I ricercatori ipotizzano che questa catastrofe preistorica potrebbe essere stata una delle cause (se non la causa) dell’evento di raffreddamento conosciuto come Younger Dryas (o Dryas Recente), come stavamo dicendo al tempo dell’impatto la Terra usciva da una glaciazione e dunque il trend era al riscaldamento, ma ci fu un evento in controtendenza, un periodo di raffreddamento della durata di circa 1200 anni (da 12.900 a 11.700 anni fa, ma varia a seconda della zona della Terra), va anche detto che di questi eventi in controtendenza rispetto al riscaldamento post glaciazione ce ne sono stati altri, questo non è l’unico, quindi pare prudente non associarlo con certezza ed esclusivamente all’impatto cosmico.
Un altro effetto ipotizzato è un grave indebolimento della fascia di ozono con conseguente aumento dei tumori della pelle per i nostri antenati.
Roberto Todini