Nel cuore di New York, a Chelsea, nella parte occidentale di Manhattan, esplode un cassonetto ferendo almeno 29 persone: incertezza sul movente.
Il sabato sera newyorkese è iniziato con lo spavento causato dall’esplosione di un ordigno in un cassonetto collocato tra la 6th Avenue e la 23esima, nel cuore di Manhattan. Bill De Blasio, sindaco di New York, ha assicurato che senza dubbio si è trattato di un atto intenzionale, confermato anche dal ritrovamento di un ordigno sospetto a pochi passi dall’esplosione.
Ancora una volta, come durante l’esplosione alla Maratona di Boston del 2013 che causò 3 morti e circa 250 feriti, è stata usata una pentola a pressione collegata a 3 fili.
Alcuni dei testimoni hanno raccontato a CNN di aver udito il rumore di un’immensa esplosione, gli abitanti dei palazzi limitrofi sono subito accorsi in strada per vedere cosa stesse succedendo. I loro appartamenti hanno vibrato insieme all’onda d’urto della bomba.
Il sindaco De Blasio, durante una prima conferenza stampa ha dichiarato che non c’è connessione né con un attacco terroristico contro la città di New York, né con quanto accaduto nel New Jersey dove un altro ordigno rudimentale all’interno di un tubo metallico era esploso qualche ora prima. La seconda conferenza stampa è prevista per le 12, ora americana.
Il secondo ordigno ( in foto ) è stato recuperato a quattro isolati di distanza da un robot della polizia e portato in un poligono per esploderlo. Era collegato ad un cellulare e avvolto in un sacchetto di plastica.
Dalle telecamere a circuito chiuso di alcuni negozi si vedono persone che fuggono nella notte, terrorizzate dal frastuono e da quanto appena accaduto.
Scene di terrore che fanno subito pensare a Parigi, a Nizza, a Boston, a quanto di più orribile sia capitato quest’anno.
Per questo la polizia ha setacciato e sta setacciando gli isolati limitrofi per cercare nuovi possibili ordigni ed escludere l’eventualità di nuovi feriti e nuove vittime.
fonte: il Post e CNN