CasaPound prepara il raduno a Milano. Decisa la reazione di Comune, Anpi e cittadini

Milano dice no al raduno dei ‘fascisti del terzo millennio’. CasaPound ha infatti annunciato il proprio meeting e proclamato la festa nazionale nel capoluogo lombardo nei giorni 11, 12 e 13 settembre. Tanti i cittadini che hanno scritto al Comune chiedendo di bloccare l’iniziativa.

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La scelta dei giorni non è casuale: le intenzioni degli organizzatori sono infatti quelle di far coincidere l’iniziativa con un altro evento divenuto importante nel calendario del neofascismo militante: il meeting internazionale promosso da Forza Nuova a Cantù (Como), ormai alla sua terza edizione, tanto che la coincidenza dei due eventi ha portato a parlare di ‘settembre nero’.

Contro il raduno delle ‘tartarughe’ – simbolo del movimento CasaPound – è partito l’appello di Anpi, PD, Sel, Altra Europa con Tsipras e Cgil. Il presidente dell’Associazione nazionali partigiani d’Italia, Carlo Smuraglia, ha rivolto una lettera aperta al presidente Mattarella, ai presidenti di Senato, Camera, Consiglio dei ministri e ministro degli Interni, chiedendo loro il “pronto e deciso intervento” in merito alle due “manifestazioni di netta marca fascista” previste a Milano e Cantù.

Intanto l’assessore milanese alla Sicurezza e coesione sociale Marco Granelli ha ribadito la “ferma contrarietà del Comune di Milano allo svolgimento sul suo territorio di manifestazioni con evidenti connotazioni fasciste”.

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L’assessore ha inoltre ricordato lo storico carattere antifascista di Milano, città medaglia d’oro per la Resistenza, e ha espresso la sua preoccupazione nei confronti di leader politici che avallano, invece, questo tipo di raduni. “Ci preoccupa la legittimazione data da Matteo Salvini a movimenti di tipo neofascista, ci preoccupano i tentativi di approfittare del disagio delle persone”, ha concluso Granelli.

Perché mercificare la sofferenza, manipolare le difficoltà dei cittadini, commemorare stragi per ottenere consensi politici è sempre abominevole, soprattutto in questi delicati giorni in cui non si parla solo di democrazia VR fascismo, ma anche di libertà, diritti fondamentali dell’uomo, in Italia e in Europa.

Anche Arci Lombardia e Arci Milano si sono associano “a quanti, dall’Anpi nazionale al Comune di Milano, chiedono alle autorità di intervenire”, invitando “a sostenere le mobilitazioni antifasciste e antirazziste che si terranno nei giorni tra l’11 e il 13 settembre a partire da Scegli da che parte stare – Marcia delle donne e degli uomini scalzi, l’11 settembre alle 21 in Porta Genova”.

 

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