Lui è Alfio Baffa, candidato con la Lega in Calabria.
Probabilmente vi sarà capitato di incrociare il video (in fondo alla pagina) in cui questo soggetto, immerso nella vasca da bagno, fuma un sigaro e beve del whisky.
E l’immagine, di per sé, è talmente ripugnante da risultare quasi bellissima: in pratica sembra la parodia di un produttore di Hollywood in “stile Weinstein” o di un gangster di Chicago durante il proibizionismo.
Tanto è vero che lo stesso Baffa ha scritto un post, sulla sua pagina Facebook, chiedendosi come mai la cosa abbia fatto tanto parlare.
E in effetti, se si trattasse solo di una questione estetica, avrebbe pienamente ragione: ognuno ha il sacrosanto diritto di atteggiarsi come vuole, come pure di bere whisky e fumare sigari nelle vasche da bagno.
Il problema, in realtà, è un altro.
All’inizio del video, il buon Baffa saluta i “cari amici del gruppo REVENGE PORN”.
Ora, nel caso in cui non lo sapeste, il “revenge porn” è un reato, in Italia.
Si tratta di quella pratica abominevole per cui un ex partner (di solito un uomo) mette online dei video porno che ritraggono la propria ex compagna e li fa circolare con il preciso scopo di rovinarle la vita.
Ricordate il caso Tiziana Cantone?
Lei si uccise per un video porno fatto girare in rete senza il suo permesso.
Ora, del sigaro, della vasca, del whisky, non ce ne frega davvero niente.
Ognuno ha il cattivo gusto che si merita.
Ma cosa ci fa in un gruppo di Revenge Porn un candidato alle elezioni?
Credo che, prima di tutto, il leghista Alfio Baffa dovrebbe chiarire questo.
Davanti agli elettori calabresi, ma soprattutto davanti alla legge italiana.
Emiliano Rubbi
Qui il video: