Uno dei grandi protagonisti di questa sessione di mercato Nba è sicuramente Carmelo Anthony. La stella dei New York Knicks è ai ferri corti con le decisioni prese nelle ultime due stagioni dai vertici della società, e sembrerebbe essere verso un suo addio alla squadra della sua città.
Carmelo Anthony e il suo destino con la maglia dei New York Knicks
Il numero #7 dei Knicks è stato definito nelle ultime tre stagioni il capro espiatorio dei fallimenti della franchigia della Grande Mela, dato il suo grande talento messo a disposizione nella sua prima esperienza in Nba con la maglia dei Denver Nuggets.
Dopo le prime tre stagioni terminate con una qualificazione alle semifinali Playoffs della Eastern Conference in entrambe le stagioni, l’arrivo di Phil Jackson come GM dei New York Knicks, ha contribuito al fallimento delle ultime stagioni.
Il battibecco infinito con Phil Jackson sta dividendo Carmelo Anthony e i Knicks
Tra uno dei più grandi allenatori della storia della Nba e uno dei più grandi talenti delle ultime quindici stagioni, non è mai corso buon sangue. Tra i due è nata una faida a suon di dichiarazioni e conferenze stampa che va avanti da circa diciotto mesi, minando tutto lo spogliatoio dei Knicks.
Nella scorsa stagione, Phil Jackson lo aveva addirittura messo sul mercato nelle fasi finali delle trattative invernali, annunciando la rottura definitiva tra le parti.
Ora con il licenziamento di Phil Jackson, Carmelo Anthony è stato tolto ufficialmente dal mercato e sarà a colloquio con il suo coach Jeff Hornacek e il nuovo GM dei New York Knicks Scott Perry.
Carmelo Anthony cercato da Houston e Cleveland: potrebbe essere la svolta della sua carriera?
In queste settimane di mercato, il giocatore proveniente da Syracuse University è stato fortemente cercato da Houston e Cleveland, che vogliono provare a limitare lo strapotere fisico e tecnico dei Golden State Warriors.
Ma nelle ultime ore il quesito che tutta l’opinione cestistica mondiale si pone è il seguente: Carmelo Anthony ora ha la grande chance di andare in una squadra che può davvero competere per un titolo. Houston o Cleveland possono essere la soluzione per togliere quella fastidiosa etichetta di “perdente”, oppure vale la pena restare nella squadra della tua città e goderti il finale di una carriera piena di ombre e fatta di poche luci?
Luca Castellano