Gaffe della deputata grillina Carla Ruocco
La deputata del M5s ha suscitato le polemiche e l’ironia delle opposizioni. Al centro delle discussioni l’email inviata dallo staff della Presidente della commissione Finanze.
L‘Ufficio del Cerimoniale della Camera inviava il 17 gennaio un’email dove si invitata tutti i deputati a partecipare a un convegno, tenutosi lo scorso venerdì 25 gennaio, presso l’Aula del Palazzo dei Gruppi parlamentari. Il convegno, intitolato Trasmettere ed insegnare la Shoah è impossibile?, si è svolto in occasione della Giornata della Memoria.
A meno di un’ora dall’inizio del convengo, lo staff della deputata ha risposto all’invito chiedendo se fosse stato riservato un posto tra le autorità all’onorevole Carla Ruocco. Concludendo con numero di telefono, perché “gradirei essere informato”. Ma fra i destinatari della risposta ci sono tutti i parlamentari. Così il messaggio viene visto da tutti i destinatari in lista. E gli screenshot dell’email cominciano a girare tra le chat private dei politici.
Le opposizioni
Non si fanno attendere le risposte dell’opposizione. Laura Ravetto di Forza Italia ironizza “Le autorità… e poi erano gli altri la casta“. Da Twitter Alessia Rotta, Vicepresidente vicaria dei deputati dem, scrive: “E’ finito il tempo in cui il Movimento 5 stelle voleva combattere la casta. Come si cambia per una poltrona“. Al coro si aggiunge Luigi Marattin, esponente Pd: “Quando si tratta di prendere i voti, ‘uno vale uno’ e ‘abbasso la casta’. Quando si siedono sulle poltrone, chiedono il posto in prima fila pure nei convegni sulla Shoah”. E prosegue da Facebook sottolineando come questi siano convegni dove “sarebbe sufficiente che ascoltassero. Uno spasso, questi grillini”.
Al convegno hanno partecipato il Presidente della Camera Roberto Fico, Marco Bussetti, Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Giancarlo Giorgetti, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, e Noemi di Segni, Presidente dell’ Unione delle Comunità ebraiche italiane. Al convengo ha raccontato la propria testimonianza di sopravvissuto Gilberto Salmoni, deportato a Buchenwald.
Francesca Peracchio