La pubblicazione di Careless People, un libro critico nei confronti di Meta, ha scatenato un acceso scontro legale tra la società di Mark Zuckerberg e l’autrice, l’ex dirigente Sarah Wynn-Williams. Il volume offre un ritratto dettagliato e controverso del colosso tecnologico e dei suoi leader, rivelando presunti retroscena aziendali. Meta ha ottenuto un’ingiunzione d’emergenza per bloccare la promozione del libro, ma la decisione non ha impedito la sua diffusione, alimentando ulteriormente il dibattito sul potere delle grandi piattaforme digitali e sulla libertà di espressione.
Il tentativo di Meta di fermare la diffusione del libro
Meta Platforms ha ottenuto un arbitrato d’emergenza per bloccare temporaneamente la promozione del libro “Careless People”, scritto da Sarah Wynn-Williams, ex direttrice delle politiche pubbliche globali della compagnia.
Secondo la sentenza emessa dall’American Arbitration Association, Wynn-Williams dovrà interrompere la promozione e, se possibile, la pubblicazione del libro. Tuttavia, l’editore Macmillan non è stato soggetto ad alcuna restrizione e ha confermato la volontà di mantenere il libro sul mercato.
Il libro è stato descritto, in una recensione del New York Times, come “un brutto e dettagliato ritratto di una delle aziende più potenti del mondo”, non mancando di sottolineare la figura fondamentale del CEO Mark Zuckerberg. A seguito della sentenza, l’arbitro di emergenza dell’American Arbitration Association ha sottolineato come l’azienda Meta subirà una “perdita immediata e irreparabile”.
Un ritratto controverso dell’azienda e dei suoi leader
Il libro Careless People racconta episodi inediti sulla cultura aziendale del colosso tecnologico. Wynn-Williams descrive il progressivo cambiamento di Zuckerberg, sempre più concentrato sulla propria immagine e disposto a compiere concessioni per espandere Facebook in Cina. Il libro tratta anche il coinvolgimento dell’azienda nelle elezioni statunitensi del 2016 e le relazioni con il mondo politico.
Meta ha respinto con forza le affermazioni contenute nel libro, definendole false e diffamatorie. Il portavoce Andy Stone ha ribadito che l’opera non avrebbe mai dovuto essere pubblicata. L’azienda sostiene che Wynn-Williams, al momento del licenziamento, aveva firmato un accordo di riservatezza che le impediva di divulgare informazioni interne. Questo ha spinto Meta a ricorrere all’arbitrato per fermare la promozione del libro e valutare possibili azioni legali.
Il libro racconta numerosi episodi controversi, tra cui molestie subite dall’autrice da parte di un dirigente di Meta, nonché comportamenti discutibili di alcuni leader dell’azienda. Wynn-Williams descrive anche il culto della personalità attorno a Zuckerberg e il clima di deferenza che lo circondava, con collaboratori pronti ad assecondare ogni sua richiesta. Inoltre, accusa Sandberg di aver promosso un femminismo di facciata e di aver richiesto prove di fedeltà dai suoi sottoposti.
Andy Stone, una portavoce di Meta che ha provato, seppur inutilmente, a rispondere alle accuse di Careless People, ha condiviso in un post su Threads che “questa sentenza afferma che il libro falso e diffamatorio di Sarah Wynn Williams non avrebbe mai dovuto essere pubblicato”. Ma né Wynn-Williams né tantomeno Macmillan hanno risposto al suo commento.
L’effetto boomerang: il libro tra le opere più vendute
Nonostante i tentativi di Meta di fermarne la diffusione, “Careless People” ha riscosso grande interesse, scalando rapidamente le classifiche di vendita. L’editore Macmillan ha difeso il diritto di Wynn-Williams di raccontare la propria esperienza e ha dichiarato di aver effettuato un rigoroso lavoro di verifica prima della pubblicazione. La vicenda ha sollevato un dibattito sulla libertà di espressione e sul potere delle grandi aziende di influenzare il discorso pubblico.
Come ha riferito al Guardian, in qualità di editore si impegnerà al massimo per garantirne la diffusione anche se, a causa del processo legale in corso, l’autrice non potrà più partecipare ad eventi di promozione e pubblicità del suo libro.
Il caso Careless People si inserisce in un quadro più ampio di accuse e controversie che hanno investito Meta negli ultimi anni. L’azienda è stata già oggetto di critiche per la gestione dei contenuti sulle sue piattaforme, per il ruolo nella disinformazione globale e per il trattamento dei propri dipendenti. Il tentativo di bloccare Careless People potrebbe rivelarsi un’arma a doppio taglio, alimentando ulteriormente l’interesse nei confronti del libro e rafforzando le accuse di opacità e censura nei confronti della compagnia di Zuckerberg.