La compagnia, dietro un gioco di carte umoristico vuole salvare il mondo dalla minaccia “Trumpiana”.
Cards Against Humanity (Carte contro l’umanità) è un gioco da tavolo, basato sul sarcasmo e il politicamente scorretto. Lo scopo del gioco è creare infatti delle coppie, domanda e risposta, per formare frasi che abbiano come base il black humor.
La compagnia ha dichiarato di aver acquistato una parte dei terreni sul confine tra Messico e U.S.A in modo da impedire al magnate di costruire il suo tanto agognato “muro”. Ironico che un idea delirante come questa abbia occasione di trovarsi alla ribalta nonostante la sua stupidità di base (sto ovviamente parlando del muro) ma è degno di nota invece il coraggio di portare un semplice troll a livelli estremi come questo.
Chi penserebbe mai una cosa del genere? Avere il coraggio di farlo è poi un’altra cosa. Bastano una manciata di metri per impedire forse l’opera più xenofoba degli ultimi 20 anni e una dose di pazzia di cui “Cards against Humanity” non è certo a corto. “Abbiamo comprato un lotto di terre vacanti sul confine. Per rendere la costruzione del muro il più costosa possibile!” scrive la compagnia in un post dove fornisce una mappa per far si che chiunque possa entrare a far parte dell’azione.
Il muro, si farà?
Questo si aggiunge alla lunga lista di contro sulla testa del presidente Trump riguardo alla costruzione di questo fantomatico muro. Anche convincendo il congresso a elargire i miliardi necessari affinchè venga ultimato, ora bisognerebbe ricomprare tutte le porzioni di terra in mano ai “sabotatori”, pronti a difendersi per vie legali.
Quando devi costruire un muro tra due paesi, la prima cosa che dovresti pensare è che ci sarà sempre qualcuno abbastanza fuori di testa pronto ad ostacolarti. Evviva Cards Against Humanity, ed evviva questo tipo di proteste, che una ad una, il mondo lo cambiano per davvero.
Stefano J. Bazzoni