Car free day: l’importanza di camminare

car free day: l'importanza di camminare

Camminare è la migliore medicina per l’uomo

(Ippocrate)

 

Il 22 Settembre si celebra il Global car free day, la giornata mondiale dedicata all’atto di spostarsi senza usufruire dell’automobile. Si tratta di un programma globale promosso dalla World carfree network nel 2000, un movimento che incentiva alternative sostenibili rispetto alla dipendenza dall’automobile, con l’obiettivo di migliorare la qualità dell’ambiente e della vita delle persone.

L’uso inconsapevole e spropositato delle automobili, infatti, é protagonista del peggioramento dell’ambiente in cui l’essere umano vive, e del modo in cui quest’ultimo conduce la sua esistenza sempre più sedentaria, così determinandone il benessere psicofisico e limitandone il potenziale creativo.

Car free day: perché?

Il WCN (world carfree network) ha ideato la giornata internazionale senz’auto come missione di cambiamento durevole. Non vuole, dunque, presentarsi come episodio unico annuale, ma come esempio di come le nostre città potrebbero apparire senza automobili 365 giorni l’anno (“a showcase for just how our cities might look like, feel like, and sound like without cars 365 days a year”). L’obiettivo del WCN é quello di sensibilizzare la popolazione ad effettuare scelte più consapevoli e sostenibili, e sollecitare i governi a tutelare l’ambiente e la salute pubblica attraverso politiche di promozione della sostenibilità.

Secondo l’ultimo sondaggio Ipsos-Legambiente (2023) sugli stili di mobilità degli italiani la tendenza é quella di una persistente dipendenza dall’auto fossile. I dati rivelano che ogni settimana gli italiani trascorrono in media sei ore in viaggio, di cui il 64% a bordo di una vettura di proprietà. In netta superiorità rispetto a scelte più sostenibili come mezzi di trasporto pubblico, car-sharing, vetture elettriche, bici e spostamenti a piedi.

La mobilità attiva, che comprende gli spostamenti a piedi e in bici costituisce appena il 22% delle modalità scelte per gli spostamenti.

Si dimostra evidente come l’utilizzo dell’automobile sia dominante all’interno della società odierna, e come risulti difficile immaginare una società in grado di abbandonare la comodità e la velocità degli spostamenti in auto. Per questo motivo, l’esperimento annuale del car free day può rivelarsi un utile strumento capace di esemplificare una modalità opzionale, di proiettarci all’interno di una possibilità diversa da quella che conosciamo, che possa essere tollerata dall’ambiente e dalla salute psicofisica umana.

Ma per quali motivi una società modernizzata e incastonata nei valori della velocità dovrebbe abbandonare la comodità di un mezzo che offre vantaggi tanto utili e funzionali? quali sono le conseguenze negative dell’utilizzo dell’automobile? l’utilizzo smodato dell’automobile incrementa gli agenti inquinanti presenti nell’aria determinando la salute degli ecosistemi e dell’essere umano, inoltre promuove la sedentarietà, e problemi psicologici, riduce le funzioni cognitive e il potenziale di creatività di ogni individuo.

Conseguenze: ambiente

Il car free day ha come obiettivo quello di limitare l’eccessivo ricorso ai veicoli a motore, il quale ha portato a un deterioramento della qualità dell’aria, a un incremento delle emissioni di gas serra e a un aumento dell’inquinamento acustico.


Gli ossidi di azoto, nonché gli inquinanti emessi attraverso il processo di combustione, Particolato grossolano (PM10) e Particolato fine (PM2,5); Ozono (O3), inquinante secondario che si forma in atmosfera a partire da altri inquinanti; composti organici volatili non metanici (NMVOC); Monossido di carbonio (CO); Anidride carbonica (CO2), sono tutti inquinanti emessi dai terminali di scarico delle nostre auto.

Numerosi studi hanno analizzato e riportato chirurgicamente gli effetti che ognuno di questi agenti ha sull’ambiente e sulle salute dell’uomo. Secondo le ricerche, in campo ambientale, tali inquinanti producono effetti sulle piante, compromettendone la crescita, producendo la comparsa di macchie anomale sulle foglie e promuovendo il rallentamento della fotosintesi. Le conseguenze sono quelle di un danneggiamento degli ecosistemi terrestri e acquatici.

Conseguenze: salute

L’ambiente e le condizioni in cui versa influenzano direttamente il benessere psicofisico degli esseri umani. Le conseguenze apportate dall’inquinamento sono infatti notevoli: secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), la cattiva qualità dell’aria è responsabile di circa 4,2 milioni di morti premature all’anno, con particelle fini (PM2.5) e biossido di azoto (NO2) tra i principali responsabili.

L’inquinamento dell’aria provoca una riduzione della capacità polmonare media, incrementando l’insorgenza di affezione alle vie respiratorie.  I livelli medi annuali di PM10, derivato principalmente dalla combustione di materiali fossili, eccedono di 70 microgrammi per metro cubo. Diminuendo il livello di questo inquinante si potrebbe ridurre la mortalità del 15% all’anno e si registrerebbe una diminuzione dell’incidenza delle malattie respiratorie e cardiache. Si denota dunque che un utilizzo più consapevole delle vetture private potrebbe limitare i decessi causati da malattie legate alla qualità dell’aria.

Un altro aspetto da porre sotto la lente di ingrandimento è la sedentarietà: la riduzione del movimento causato da scelte più comode come gli spostamenti in automobile compromette lo stato di salute favorendo l’insorgenza di patologie come l’obesità e problemi cardiocircolatori.

La sostituzione degli spostamenti a piedi con l’uso del veicolo non solo limita l’attività fisica, ma riduce anche le opportunità di interazione sociale e di contatto con l’ambiente circostante. Studi hanno dimostrato che camminare o utilizzare la bicicletta favorisce la produzione di endorfine, migliorando l’umore e contribuendo al benessere generale.

Sono state inoltre dimostrate correlazioni tra presenza di inquinamento ed effetti psicologici. La relazione tra inquinamento atmosferico e salute mentale è emersa in diverse ricerche, suggerendo che l’esposizione prolungata a tali agenti inquinanti può aggravare condizioni come ansia e depressione. Infatti, lo stato di degrado ambientale può influire sul benessere psicologico degli individui: si tratta del concetto di disturbo da deficit di natura, ovvero la  mancanza di accesso a spazi verdi e ambienti naturali che può predisporre all’insorgenza di disturbi dell’umore.

Il car free day si rivela senz’altro uno strumento utile a sensibilizzare e, forse, tentare di limitare i danni che gli inquinanti apportano alla nostra salute.

Camminare: creatività

Il sedere di pietra è il vero peccato contro lo spirito santo.

(Friederich Nietzsche)

La sedentarietà, conseguenza della vita urbana della società moderna, oltre a produrre conseguenze sulla salute compromette il potenziale creativo delle menti. In aggiunta ai fattori psicofisici, è interessante considerare come l’uso dell’automobile possa limitare infatti la creatività e le capacità cognitive. Studi condotti in psicologia cognitiva suggeriscono che l’esperienza del camminare possa stimolare il pensiero creativo. Un famoso studio condotto da Andrew F. Clarke e colleghi ha dimostrato che le persone tendono a produrre idee più innovative quando camminano, piuttosto che quando sono sedute.

L’abitacolo dell’autovettura e la staticità a cui si è costretti può intrappolare la mente in schemi di pensiero rigidi. Al contrario, il camminare offre l’opportunità di esplorare il mondo circostante e stimola la curiosità, elementi essenziali per la creatività e l’apprendimento.

Prima che venissero alla luce autorevoli studi scientifici a riguardo, furono diverse le personalità che nella storia si accorsero dell’importanza del camminare.

“Tutti i più grandi pensieri sono concepiti mentre si cammina” scriveva Friedrich Nietzsche. Il filosofo attribuiva un valore significativo al camminare come mezzo di riflessione, introspezione ed evoluzione. Per lui, l’attività fisica all’aria aperta era fondamentale per stimolare il pensiero creativo. Praticava lunghe passeggiate, durante le quali elaborava le sue idee. Riteneva che il movimento potesse liberare la mente da schemi categorici, permettendo così un flusso di pensieri più libero e innovativo. In “Così parlò Zarathustra”, la figura del viandante simboleggia la ricerca di verità e saggezza, rappresentando un approccio alla vita in cui il camminare diventa un atto di libertà e autodeterminazione.

Tra le figure intellettuali che trattarono la tematica del camminare spicca quella del francese Jean Jacques Rousseau che nelle sue Confessioni scrive “Non ho mai tanto pensato, tanto vissuto, mai sono esistito e con tanta fedeltà a me stesso, se così posso dire, quanto in quei viaggi che ho compiuto da solo e a piedi. La marcia ha qualcosa che anima e ravviva i miei pensieri: non riesco quasi a pensare quando resto fermo; bisogna che il mio corpo sia in moto perché io vi trovi il mio spirito.” 

Altri esempi  letterari che indicano l’importanza del passeggiare sono incarnati dalla figura del viandante in Hermann Hesse, dai flussi di coscienza in Virginia Woolf e James Joyce, e dal celebre “camminare” di Thoreau.

A collegare questi pensatori e le loro opere sono il legame con la natura e la necessità di movimento che dona nuove immagini e stimoli. Camminare permette l’elaborazione e l’approfondimento del pensiero, nutrendo la necessità di una connessione tra il corpo e la mente.

Compromesso tra equilibrio e velocità

Nietzsche sosteneva che l’umanità moderna fosse diventata troppo dipendente dalle comodità, perdendo di vista la forza vitale e l’istinto di autoconservazione. In un mondo in cui l’automobile diventa un simbolo di progresso, è necessario interrogarsi se questo progresso stia realmente avvantaggiando l’essere umano o se, al contrario, stia contribuendo a un impoverimento dell’esperienza umana.

Il Car Free Day rappresenta non solo un’opportunità per riflettere sull’uso dell’automobile, ma anche un invito a ripensare il nostro rapporto con la mobilità e l’ambiente. L’eccessivo utilizzo dell’automobile ha conseguenze dirette e indirette sul nostro benessere, sull’ambiente e sulla nostra creatività. In un mondo sempre più urbanizzato e tecnologico, è fondamentale promuovere scelte consapevoli che favoriscano la salute individuale e collettiva, spingendo verso una società più sostenibile e creativa.

Se il car free day vuole essere un esempio di come sarebbe il mondo ogni giorno dell’anno in assenza delle automobili, sarebbe opportuno prendere in considerazione di testare almeno un giorno dell’anno  questa opzione, rendersi maggiormente consapevoli degli effetti che il nostro agire apporta al mondo circostante e al nostro mondo interiore. 

Alessandra Familari

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