La prima volta che mi sono imbattuto nel nome Alasdair Gray stavo navigando a bassissima velocità, una decina di anni fa, sul sito “The Modern Word”. Volevo informazioni sulla letteratura del dopoguerra, il postmodernismo, gli scrittori più sperimentali. Per la prima volta scoprii il nome di David Foster Wallace, di Coover, di Donald Barthelme e John Barth, oltre a ritrovare Kafka, Calvino e Umberto Eco. Tra gli autori che non avevo mai sentito nominare c’era proprio l’autore scozzese, classe 1934, e la sua monumentale opera Lanark – A Life in Four Books.
Scritta nell’arco di trent’anni, quest’opera di surrealismo distopico ambientata a Glasgow, che mescola il romanzo di formazione alla critica sociale, veniva dipinta come uno dei capolavori del XX° secolo. Subito, pazzo di curiosità, mi misi alla ricerca della traduzione italiana, solo per scoprire che non solo Lanark non era mai stato tradotto, ma che molti addetti ai lavori non lo avevano mai sentito nominare. Deluso, ripiegai sull’edizione originale, acquistata in un’oscura libreria londinese durante un viaggio oltre la Manica. Nonostante la non perfetta padronanza della lingua, il romanzo pareva straordinario, un piacere per la mente e pure per l’occhio, arricchito com’era dalle illustrazioni originali dello stesso Gray, artista e drammaturgo oltre che romanziere.
I tipi della Safarà Editore, una piccola casa editrice di Pordenone, stanno pubblicando l’opera per la prima volta in Italia, divisa in quattro volumi. Non potete capire la mia gioia quando per la prima volta ho notato Lanark sullo scaffale della mia Feltrinelli di fiducia. L’edizione italiana gode dell’ottima traduzione di Enrico Terrinoni, professore associato di letteratura inglese all’Università per Stranieri di Perugia, arrivata grazie alla vittoria dell’EACEA – Literary Translation Program, un bando che intende favorire la circolazione di opere letterarie in traduzioni di alta qualità in Europa, e promuovere le case editrici impegnate nella loro pubblicazione.
Il 25 Agosto è finalmente uscito il secondo volume, acquistabile sia sul sito della Safarà, sia nella libreria accanto casa vostra. Il mio consiglio è di non perdere l’occasione e sostenere questa storica iniziativa culturale, un tassello per la fondazione di un’identità europea in divenire e un’esperienza letteraria indimenticabile.
Alessandro Benassi