Conoscere l’altro per capire te stesso.
Una volta ho sentito qualcuno dire che per capire a fondo le tue radici devi “perderle” per un po’, per poterle ritrovare.
Conoscere ciò che sta all’”esterno” può aiutare a capire l’”interno”.
A volte però è qualcun altro che ti aiuta, senza probabilmente rendersene conto, ad apre gli occhi su ciò che si trova lì, proprio sotto il tuo naso, ma che prima, preso a guardare altrove, non avevi visto.
Quante volte ti sei fermato ad osservare gli altri, limitandoti ad ammirarne i pregi o criticandone i difetti, senza rivolgere l’attenzione verso qualcosa di esponenzialmente più importante. Te stesso.
Quali sono i tuoi pregi o difetti? Che cosa vorresti cambiare di te stesso?
Quali sono, invece, i tuoi punti di forza?
E i tuoi desideri?
Una cosa molto simile può capitare per il luogo in cui vivi.
La città in cui lavori, il paesino sperduto chissà dove in cui sei nato, o nata, la piccola città di provincia in cui sembra che non ci sia nulla di interessante da vedere.
Un giorno, però, quasi per caso, incontri quella persona che viene da fuori. Non conosce il tuo piccolo paese sperduto e avrebbe piacere di visitarlo.
Magari ti chiede anche di accompagnarla a vedere quei paesini, così vicini al tuo, così facili da raggiungere, ma di cui non ti eri mai interessato prima.
Così può accadere che visitando il tuo paese, attraverso gli occhi e le opinioni di quella persona abituata a vivere in un luogo diverso da quello in cui abiti, con diverse tradizioni e costumi, ti rendi conto che forse non è poi così male.
Grazie a quella persona, che ti dà l’opportunità di uscire un po’ dalla tua quotidianità, impari a conoscere un lato del tuo mondo che prima ti era invisibile, e inizi a conoscere luoghi di cui prima nemmeno conoscevi l’esistenza.
La stessa cosa accade quando si parla di conoscere se stessi.
Guardandoti con gli occhi di un’altra persona, ti puoi rendere conto che quelli che prima consideravi difetti, probabilmente sono proprio le qualità che ti rendono unico.
Jessica Tomatis