Da gennaio via libera alle coltivazioni di cannabis di Stato, dopo l’autorizzazione alla distribuzione di marijuana terapeutica
Il nuovo anno porta con sé importanti novità nel campo della salute. Arriva la cannabis terapeutica sugli scaffali delle farmacie italiane.Via libera alla coltivazione e lavorazione della cannabis in Italia, dunque, ma solo in stabilimenti autorizzati dall’Aifa.
I primi lotti della sostanza sono già in distribuzione, e provengono dallo Stabilimento chimico farmaceutico militare di Firenze, secondo quanto stabilito dall’accordo di collaborazione siglato nel settembre 2014 da Ministero della salute e Ministero della difesa (in fase di sperimentazione, poi, l’accordo ha coinvolto anche il Ministero per le politiche agricole e forestali).
Due flaconcini di cannabis FM-2, per un totale di 10 grammi, sono stati inviati alla farmacia Campedello di Vicenza, la prima in Italia che venderà le cosiddette “cartine terapeutiche”. Dopo due anni di sperimentazione – prevista dall’accordo già citato – è giunta poco prima di Natale l’approvazione definitiva a distribuire la sostanza dietro prescrizione medica. Felici i titolari della farmacia vicentina, non nuovi al commercio di cannabis che precedentemente veniva importata dall’Olanda, con un maggiore costo per il paziente. “Per l’acquirente finale il prezzo medio della cannabis importata dall’Olanda oggi si aggira intorno ai 24 euro al grammo, Iva compresa, mentre quello praticato dallo Stato sarà sotto i 15 euro al grammo”, ha specificato uno dei proprietari, che ha poi sottolineato il costo complessivo di una terapia, “una terapia di inizio di solito comprende 2 cartine al giorno da 25 milligrammi di cannabis, dunque 1 grammo e mezzo di sostanza al mese. Quindi con circa 30 euro il paziente fa la sua terapia”.
Questo quanto dichiarato a corriere.it, ma per quali patologie, esattamente, si ricorre alla cannabis terapeutica? Generalmente la sostanza, composta da THC 5% – 8% e CBD 7,5% – 12%, viene impiegata per terapie contro il dolore cronico e per il dolore associato a patologie quali sclerosi multipla o per lesioni del midollo spinale. La cannabis FM-2 verrà prescritta anche per i fastidiosi effetti – nausea e vomito – causati da chemioterapia, radioterapia e per le terapie anti HIV. Ma fungerà anche da stimolatore dell’appetito nei casi di anoressia, da rimedio ipotensivo nel glaucoma e sarà utile nel ridurre i movimenti involontari del corpo nella sindrome di Gilles de la Tourette.
Stando agli accordi siglati, la prescrizione della cannabis FM-2 dovrà essere effettuata dal medico solo nei casi in cui le terapie convenzionali si rivelino inefficaci.
Alessandra Maria